Oltre 100mila euro per Abbiategrasso e circa 80mila per Magenta. Questi i fondi che il Governo ha destinato alle scuole elementari e medie dei due Comuni nell’ambito del Programma operativo nazionale del ministero dell’Istruzione; fondi ai quali le Amministrazioni comunali sono riuscite ad accedere iscrivendosi nei tempi al portale dedicato. "Stiamo lavorando per spendere nel modo migliore questi soldi – ha spiegato il vicesindaco di Magenta, con delega all’Istruzione, Simone Gelli -; ancora non c’è la data entro la quale si dovrà comunicare in maniera più precisa il piano degli interventi. Dovremo guardare alle linee guida del Ministero che definiscono i criteri per il rientro a scuola".
In questo momento l’Amministrazione è concentrata sul conteggio dei posti disponibili: "Una volta stabilito, eventualmente, quanti ragazzi resteranno fuori dai plessi scolastici magentini capiremo meglio anche come gestire la situazione. Stiamo già lavorando con altri soggetti per valutare i costi di allestimento delle aule. A livello di spazi dove accogliere i ragazzi i refettori sono una possibilità; di certo stabiliremo una formula comune a tutta Magenta. Questo nel caso non fosse possibile realizzare il doppio turno di lezioni". Un caso diverso è rappresentato dalle scuole superiori, delle quali si occupa Città Metropolitana. Nelle scorse settimane era tornata agli onori delle cronache proprio la carenza di spazi nel liceo magentino Quasimodo: "Parleremo con tutti – conclude Gelli –, anche con le scuole superiori, e segnaleremo a Città Metropolitana eventuali criticità".
Francesco Pellegatta
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