Milano, viale Doria: ecco il piano dei lavori per l’ostello

Il prossimo passo sarà la firma della convenzione per il progetto Reinventing cities. Il comitato cittadino: "Per questa strada serve di più"

Rendering del progetto Accanto, l’area di 610 metri quadri recintata in attesa dei lavori

Rendering del progetto Accanto, l’area di 610 metri quadri recintata in attesa dei lavori

Una recinzione impedisce l’ingresso ma non tiene lontani gli sguardi. In viale Doria, a pochi metri da piazzale Loreto, dentro l’area di 610 metri quadri che un tempo era utilizzata come parcheggio ora crescono le erbacce in attesa dei lavori che daranno vita a “Co-Inventing Doria“, uno dei quattro progetti (presentato da Rete fra imprese “B smart”), vincitori del bando internazionale “Reinventing Cities“ lanciato nel 2017 dal Comune di Milano insieme a C40, una rete di circa 100 città influenti a livello globale impegnate a combattere il cambiamento climatico, per trasformare luoghi inutilizzati o in stato di degrado in spazi di rigenerazione ambientale e urbana. In questo spazio che si trova a ridosso del Poliambulatorio e del capolinea delle fermate dei bus sorgerà un ostello che accoglierà ospiti da ogni parte del mondo, con funzioni pubbliche, affacciato su un nuovo asse verde che prenderà vita. Il quartiere si domanda però quando partiranno i lavori, dato che "da tempo l’area è recintata e non vediamo operai né cartelli". Se tutto filerà liscio, l’anno prossimo: il Comune fa sapere che il prossimo passo sarà la stipula della convenzione, che il cantiere potrebbe aprire nel 2023 e che i lavori proseguiranno per due anni. Tanto ci vorrà per rendere realtà un progetto che al momento è sulla carta: l’ostello riempirà un edificio di nove piani; al piano terra della struttura troverà spazio il bar, elemento aggregativo centrale tra dentro e fuori, con un collegamento diretto sulla nuova piazza.

L’ostello sarà “carbon neutral“, realizzato con un involucro innovativo: la parete “respiratoria“, in grado di recuperare energia e filtrare l’aria di ventilazione. Il consumo energetico dell’edificio sarà ridotto al minimo durante l’intero ciclo di vita, visto che saranno sfruttate le fonti di energia rinnovabile. E l’ostello si collegherà con la striscia verde esterna, invitando i giovani a entrare e a percorrere l’ampia scalinata che sfocerà verso un verde cortile aperto.

Il progetto ridisegna il tratto di viale Doria compreso tra viale Brianza e via Giovanni da Palestrina; previsto più spazio per la coesione sociale e il verde, in armonia con il futuro corso Buenos Aires sempre più a disposizione dei pedoni (e senza più parcheggi) e piazzale Loreto, che avrà meno auto e più spazi per la socialità entro le Olimpiadi invernali del 2026. I residenti del comitato di viale Doria però non sono soddisfatti: "L’impatto sulla zona sarà rilevante ma in viale Doria avremo pochi benefici, perché la riqualificazione riguarderà più piazzale Loreto", spiega una cittadina, che si aspettava una diversa rigenerazione: "Le nostre richieste non sono state accolte. Sappiamo già che in questa strada arriveranno le bancarelle del mercato di via Benedetto Marcello che si trovano in via Mercadante: sarà un disagio".

 

 

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