Ospedale in Fiera, Fontana: "Destinazione Covid, pronto per ogni emergenza"

Il governatore della Regione: "Cercheremo di creare una rete per essere pronti a qualunque evenienza che ci auguriamo non si debba ripetere"

Ospedale Fiera a Milano

Ospedale Fiera a Milano

Milano, 20 maggio 2020  - L' ospedale della Fiera di Milano "ha già una sua definizione e destinazione, prevista dal programma che è stato mandato dal governo". Lo ha assicurato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso del suo intervento ad Aria Pulita su 7Gold.

"Il governo - ha spiegato il governatore - ci ha detto che non possiamo ridurre il numero di letti in terapia intensiva. Dato che oggi come oggi molti erano letti ricavati in sale operatorie o con altre destinazioni, e che quindi dovranno essere smantellati, è fuor di dubbio che avremo bisogno di far diventare questo ospedale in Fiera, ma anche l'ospedale a Bergamo e il nuovo che verra' realizzato a Brescia, nuovi ospedali covid con letti di rianimazione che siano pronti per ogni emergenza". Inoltre "sulla rete ospedali covid, stiamo predisponendo un progetto, tre ospedali li abbiamo gia' individuati. Cercheremo di creare una rete di ospedali per essere pronti a qualunque evenienza che ci auguriamo non si debba ripetere".

Quanto ad eventuali cose da mettere a posto nella sanità lombarda, Fontana ha spiegato: "Si deve capire quali saranno le risorse trasferite, una parte di potenziamento lo potremmo realizzare ma se ci saranno quelle risorse che negli ultimi anni sono state indistintamente tagliate da tutti i governi che si sono succeduti". Il governatore poi ha aggiuno: "Indebolimento della medicina territoriale? Non credo che si possa fare questa accusa, ma non sono in grado di dire nemmeno il contrario: la medicina territoriale non ha avuto la possibilita' neppure di mettersi alla prova perche' quando e' emersa la malattia, il virus ormai era talmente diffuso che presentava malati che avevano bisogno di ricoveri in ospedale, di essere messi in terapia intensiva". Comunque, Fontana ha concluso: "Io sono persona assolutamente laica, rivedremo e valuteremo se ci sono state delle manchevolezze, e nel caso interverremo per modificare, sperando di avere le risorse anche per implementare i nostri dipendenti".  

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