Tramonta l’idea del Covid Hospital. In Fiera spazio anche ad ambulatori

Il piano top secret sarà svelato settimana prossima: postazioni di terapia intensiva accanto ad "ambienti nuovi"

L'ospedale in Fiera a Milano

L'ospedale in Fiera a Milano

Milano, 14 agosto 2020 - Le postazioni di terapia intensiva resteranno, da un lato. Ma dall’altro è allo studio uno spazio diverso, con percorsi separati. Il piano - top secret - sarà svelato la prossima settimana. Ma iniziano a trapelare le prime indiscrezioni: addio Covid Hospital - almeno per com’era stato concepito dal principio, a marzo, in piena pandemia - l’Ospedale in Fiera del Portello potrebbe avere un’anima ibrida. Ad apprenderlo è Adnkronos Salute e la notizia sarebbe confermata da fonti regionali. 

All’origine c’era la più grande terapia intensiva d’Italia, pronta ad accogliere oltre 200 malati di Covid e a decongestionare le altre strutture sanitarie lombarde. Quando gli unici 17 pazienti vennero dimessi, la mega operazione finì nel mirino. Si polemizzò sul possibile smantellamento di quella «cattedrale nel deserto», ma la Regione ha sempre tirato dritto, ribadendo il suo potenziale, anche in vista di possibili nuove ondate. L’ultimo piano di Regione Lombardia però potrebbe rivoluzionare la vocazione dell’Ospedale in Fiera. 

Allo studio con il Policlinico di Milano - al quale è stata affidata la gestione dell’ospedale in Fiera - ci sarebbe la creazione di «un ambiente nuovo» da usare per servizi ambulatoriali in base alle esigenze che si presenteranno, non necessariamente legate all’emergenza coronavirus. Al Portello le aree vuote ci sono: verrebbe sfruttata la diagnostica, già presente, come le due Tac e nelle aree inutilizzate verrebbero recuperate delle attività ambulatoriali, anche per rispondere alla richiesta avanzata alle aziende sanitarie pubbliche lombarde: raggiungere il 95% delle attività ambulatoriali dello scorso anno.

E con le regole sul distanziamento servono nuovi spazi. Dopo l’approvazione da parte della Giunta del Piano da 225 milioni di euro per il rafforzamento delle terapie intensive, sub intensive e delle degenze - all’interno del quale veniva citato anche l’ospedale allestito nella Fiera di Milano - potrebbe esserci un cambio di programma. Tanto più che a livello nazionale il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha varato un piano di investimenti da quasi mezzo miliardo contro le liste d’attesa, per recuperare le visite perse durante l’emergenza Covid-19. 

Non mancano però le perplessità di alcuni esponenti del mondo sanitario: se per alcuni è una via percorribile per non sprecare gli investimenti fatti, per altri la posizione isolata sarebbe tutt’altro che funzionale, senza un ospedale alle spalle. 

Il summit sul destino del Covid Hospital dovrebbe essere fissato tra martedì e mercoledì. E ci sarebbe anche una data all’orizzonte: il nuovo spazio ibrido potrebbe già essere pronto dal primo ottobre.

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