Ortopedico arrestato, consulenza tecnica sulle operazioni sospette

Dopo il sequestro delle cartelle cliniche di 62 pazienti operati da Norberto Confalonieri, la Procura vorrebbe ora farle valutare da un medico legale

Norberto Confalonieri

Norberto Confalonieri

Milano, 28 marzo 2017 - Una consulenza tecnica affidata a un medico legale. Sarebbe questa la strada scelta dagli inquirenti per indagare sui presunti casi di lesioni nell'ambito dell'inchiesta a carico del primario di Ortopedia del Cto-Pini di Milano, Norberto Confalonieri, finito ai domiciliari per corruzione e turbativa d'asta ma anche indagato per lesioni ai danni di alcuni pazienti.

Nei giorni scorsi, i pm Eugenio Fusco e Letizia Mannella avevano disposto il sequestro delle cartelle cliniche di 62 pazienti operati dal chirurgo per accertare se gli interventi abbiano causato o meno danni fisici. Dagli atti dell'indagine, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Finanza, erano infatti emerse intercettazioni choc in cui Confalonieri parlava anche di un femore rotto a un'anziana per "allenarsi" in vista di un intervento in regime privato. Il gip Teresa De Pascale tuttavia, pur scrivendo che "il modus operandi di Confalonieri sembra porsi in netto contrasto con i principi di etica medica", non ha ravvisato i gravi indizi di colpevolezza per disporre il carcere, come chiesto invece dalla Procura.

I pm vogliono però vederci chiaro su una serie di "protesi monocompartimentali di ginocchio" che, fra il  2014 e il 2015, l'ortopedico avrebbe impiantato per "motivazioni di natura prettamente economica". 

 

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