Opera, all'orto solidale: "Io, detenuto, coltivo ortaggi per i poveri"

Mario Petito si trova in semilibertà. Con Cri e Abbazia di Mirasole la solidarietà batte lo spreco

Opera, l'orto solidale di Mirasole è coltivato da Mario Petito, 77 anni

Opera, l'orto solidale di Mirasole è coltivato da Mario Petito, 77 anni

Opera (Milano) - La terra come strumento di riscatto, dono e risorsa. Ai piedi dell’abbazia di Mirasole c’è l’orto solidale, 10mila metri quadri di terreno coltivati da Mario Petito (a sinistra nella foto) , 77 anni, detenuto in regime di semilibertà, grazie all’iniziativa di Croce rossa italiana comitato dell’area del Sud Milano in collaborazione con Progetto Mirasole, il carcere di Opera e Cia Agricoltori italiani Lombardia che ha fornito nuove alberature.

" Da tre anni, ogni giorno, dedico il mio tempo alla cura dell’orto – spiega il volontario – e grazie al mio lavoro le famiglie in difficoltà possono trovare sulla loro tavola prodotti freschi e di stagione. Per me è una grande soddisfazione fare del bene per altre persone, aiutare il prossimo è la mia missione. Fa parte anche di me, anche se può sembrare un controsenso della vita, ho sempre cercato di aiutare gli altri". Ogni settimana si raccolgono 30 chili di mele, pere, susine, uva, pomodori, zucche, peperoni, zucchine destinati alle 25 famiglie in difficoltà di Opera, mentre una parte del raccolto è riservato agli ospiti dell’abbazia, rifugiati ucraini e afgani.

"L’orto è una passione che mi accompagna da tutta la vita – racconta Mario – e anche quando ho vissuto per diversi anni all’estero ho acquistato un terreno per coltivare i prodotti della terra. Non mi fermo mai, sto già seminando per i mesi più freddi". L’idea dell’orto nasce 4 anni fa grazie ai volontari della Croce rossa, dopo la felice esperienza dell’iniziativa “Pane solidale”, la raccolta ogni giovedì nelle panetterie di prodotti invenduti, consegnati la sera stessa ai bisognosi. "Tutto questo si integra con il progetto sullo spreco alimentare – spiega Danilo Esposito, presidente della sede locale Cri – con i prodotti che ritiriamo dai supermercati e dai punti vendita. Grazie alla rete creata riusciamo a nutrire le famiglie e con l’avvio a fine 2021 dell’hub alimentare di Cuore Visconteo, finanziato da Fondazione comunità Milano, uno spazio di 600 metri quadri con cella frigorifera, abbiamo fatto da gennaio a luglio 211 ritiri di alimenti per un totale di 44.278 chili e un valore oltre 80mila euro". 

 

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