Ora anche i reparti sotto l’arancione

Sono scesi a 3.326 ieri i ricoverati positivi al coronavirus negli ospedali lombardi: 254 in terapia intensiva (in aumento di due in ventiquattr’ore), e 3.072 nei reparti, che da metà settimana hanno imboccato una discesa libera, con 333 letti liberati in tre giorni che valgono due punti percentuali e riportano la Lombardia al 29,3% d’occupazione, cioè anche per questo parametro sotto la soglia della zona arancione dalla quale s’era salvata solo grazie al fatto che i ricoverati Covid sono rimasti sotto il 20% dei letti di rianimazione anche nel momento di massima pressione della quarta ondata sul sistema sanitario lombardo. Che a osservare i dati, e salvo sorprese che potrebbe riservare la variante Omicron, s’è verificato poco più di una settimana fa: giovedì 20 gennaio per i reparti non intensivi, che hanno toccato i 3.719 allettati Corona pari al 35,6% dei 10.457 posti letto a disposizione in Lombardia, e l’indomani, venerdì 21, per le terapie intensive, arrivate a 276 ricoverati. Numeri lontanissimi da quelli delle ondate precedenti, pre-vaccinazioni di massa (nel 2020 la prima ondata toccò i 1.500 in rianimazione più 12 mila nei reparti, la seconda sfiorò i mille e i novemila rispettivamente e la terza, poco più di un anno fa, superò i 900 più ottomila), nonostante i contagi senza precedenti causati dalla variante Omicron.

E almeno negli ultimi giorni appare diversa anche la discesa sul fronte ospedaliero: ieri, a una settimana dall’apice, il numero dei ricoverati era di poco superiore a quello che si osservava il 10 gennaio, con 3.245 pazienti Corona di cui 2.999 in area medica e 246 in terapia intensiva. Solo pochi giorni prima, i contagi avevano toccato il picco con oltre cinquantamila casi al giorno tra il 4 e il 6 gennaio in Lombardia. Ieri se ne sono registrati 18.555 con 167.214 tamponi (tasso di positività dell’11%). Mentre il numero dei morti, l’ultimo a migliorare in tutte le ondate precedenti, ne aggiunge ancora 88 al conto delle vittime che proprio ieri ha superato quota 37 mila, a 37.046 lombardi morti da positivi al virus in quasi due anni di pandemia.

Giulia Bonezzi

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