Morto in Statale, la caduta non è dovuta a un malore

Eseguita l’autopsia sull’operaio 65enne: sotto la lente le misure di sicurezza nel cantiere

Enrico Pantoni

Enrico Pantoni

Milano, 27 luglio 2021 - Non ha avuto un malore, l’operaio Enrico Pantoni. Il 65enne è morto esclusivamente a causa della caduta dal trabattello, mentre lavorava sugli impianti della biblioteca dell’Università Statale, in via Festa del Perdono. È scivolato o ha perso l’equilibrio, da un’altezza di circa due metri. È questo il primo esito, da quanto si è saputo, dell’autopsia eseguita ieri sul cadavere dell’uomo, nell’ambito dell’inchiesta aperta dal pm Mauro Clerici che vede il legale rappresentante della ditta abruzzese Cam Impianti indagato per omicidio colposo.

L’indagine dovrà chiarire eventuali carenze nelle misure di sicurezza nel cantiere. Intanto l’esame autoptico ha consentito di fare chiarezza su un importante elemento, stabilendo che il 14 luglio la caduta di Pantoni non è stata provocata da un malore. Dopo alcuni giorni di agonia l’uomo è morto al Policlinico, dove era arrivato già in coma, trasportato dai soccorritori del 118. Pantoni era dipendente di una ditta incaricata dei lavori appaltati dall’ateneo milanese per rinnovare alcuni impianti della biblioteca.

L’operaio, che viveva a Torano Nuovo, nel Teramano, lascia la moglie Giuliana, quattro tra fratelli e sorelle e i nipoti a cui era molto legato. Familiari che si sono affidati a Studio3A-Valore, società specializzata nel risarcimento danni, in collaborazione con l’avvocato milanese Maria Laura Bastia. Ora, eseguita l’autopsia, potranno fissare la data dei funerali. Un infortunio mortale che, ancora una volta, solleva allarmi inascoltati sulla sicurezza sul lavoro, in un anno nero per gli infortuni. Lo stesso giorno, il 14 luglio, la Lombardia era stata funestata da un’altra tragedia: a Peschiera Borromeo aveva perso la vita anche il 68enne Gian Pietro Rota, schiacciato dal pianale del suo carro attrezzi mentre stava caricando un furgone. Due vittime che, ben oltre i 60 anni, erano impegnate in lavori faticosi e usuranti, soprattutto con il caldo dei mesi estivi. Tragedie in un anno nero soprattutto nel settore delle costruzioni che, secondo gli ultimi dati Inail, nei primi cinque mesi del 2021 ha registrato 1698 denunce di infortunio in Lombardia.  

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