Maurizio, operaio morto schiacciato nel cantiere del lusso

Intrappolato tra il cestello del carrello elevatore e un’achitrave di cemento, tragedia nelle residenze Libeskind II a CityLife

Il cantiere dove è avvenuta la tragedia, in via Ambrogio Spinola

Il cantiere dove è avvenuta la tragedia, in via Ambrogio Spinola

Milano - E’ rimasto intrappolato dentro il cestello elevatore, schiacciato contro un’architrave di cemento. Quando i soccorsi sono arrivati era già in arresto cardiaco. E non ce l’ha fatta: a nulla è servita la corsa contro il tempo per salvargli la vita, all’Istituto clinico Sant’Ambrogio. Maurizio Geroso, operaio di 57 anni, piemontese, è morto poco dopo per i gravissimi traumi riportati. Questo è quanto ricostruito finora, dell’incidente mortale sul lavoro avvenuto ieri poco dopo le 12.15 in via Ambrogio Spinola, nel cantiere dove stanno sorgendo le residenze Libeskind II in zona CityLife.

La dinamica è ancora tutta da accertare: le indagini, coordinate dalla pm Daniela Bartolucci, sono a cura dell’Ats, in particolare dei tecnici dell’Uoc - Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro Milano città. L’uomo avrebbe subìto uno schiacciamento mentre si trovava incastrato tra il cestello elevatore e la trave di cemento; e in quel momento era solo. Dopo l’allarme lanciato da alcuni colleghi, sul posto sono arrivati i soccorritori del 118, la polizia di Stato che ha raccolto le prime informazioni utili alle indagini, la polizia locale e i vigili del fuoco, allertati perché l’operaio era intrappolato, non cosciente, e si trovava al piano -2. Una volta trasportato a livello strada, constatata la situazione gravissima, i soccorritori lo hanno accompagnato d’urgenza in ospedale. Dove è morto.

È stata disposta l’autopsia, che potrà aiutare a chiarire le cause del decesso e a far luce sulla dinamica. Da capire se l’uomo abbia commesso eventuali errori di manovra e se le procedure di sicurezza siano state rispettate in quel cantiere, dove stanno prendendo forma le residenze dello Studio Libeskind secondo il progetto realizzato con SBGA Blengini Ghirardelli, che prevede la costruzione di tre edifici residenziali, per un totale di 102 appartamenti, con altezze tra i 6 e i 10 piani più attico per una superficie di 19mila metri quadri nell’area che in precedenza, in attesa che partissero i lavori (cominciati a giugno 2020) era occupata dal campo pratica di golf.

La morte del cinquantasettenne è l’ennesima, sul lavoro. Secondo i dati del Centro studi della Confederazione unitaria di base (Cub) nel 2021 sono morti 1.404 lavoratori per infortuni sul lavoro, e di questi 695 sono avvenuti proprio nei luoghi di lavoro, con un aumento del 18% di questa tipologia rispetto al 2020. Maglia nera alla Lombardia, con 78 morti.

Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl (Unione generale del lavoro) e Claudio Morgillo, segretario Regionale Ugl Lombardia, esprimono "cordoglio" rivolgendosi alla famiglia di Geroso. "Siamo di fronte a una vera e propria strage quotidiana che non può essere tollerata. Il contrasto alle morti sul lavoro deve diventare la priorità dell’agenda politica del Governo al quale chiediamo di aprire un tavolo di confronto con i sindacati per adottare un piano nazionale volto a prevenire simili tragedie". Le segreterie sindacali milanesi Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil "sono vicine al dolore dei familiari e si rendono fin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza. Da tempo rivendichiamo per il nostro settore l’attivazione della patente a punti per qualificare dal punto di vista della sicurezza l’attività svolta dalle imprese nei cantieri e l’introduzione del reato di omicidio colposo sul lavoro".

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