Delitto di via Meucci, l'accoltellatore: "Insultava la mia donna, l’ho ucciso"

Nei verbali dell’interrogatorio ricostuito movente e dinamica dell'omicidio

 William Lorini, 22 anni, è stato ammazzato in via Meucci

William Lorini, 22 anni, è stato ammazzato in via Meucci

Milano, 7 luglio 2019 - «William l’avevo conosciuto da pochi giorni su Facebook, non so quanti anni aveva, pensavo trenta, non venti, abbiamo fatto insieme uno sgombero, poi abbiamo fatto un piccolo lavoro in un appartamento, però è venuto male e così abbiamo dovuto restituire l’acconto che il proprietario dell’appartamento ci aveva anticipato. Allora quella sera per consolarci del lavoro andato male siamo andati a cena io, lui e la mia donna». Comincia così la serata in cui Matteo Villa, 28 anni, una vita difficile, uccide con una coltellata profonda venti centimetri, che lo eviscera, William Lorini, 22 anni, suo «socio» in piccoli lavoretti di sopravvivenza.

Nei verbali dell’interrogatorio Villa racconta agli investigatori movente e dinamica di un omicidio che andrà a sentenza martedì. «Quella sera – dice Villa – siamo andati a cena in un ristorante argentino, abbiamo bevuto una bottiglia di vino rosso e poi abbiamo continuato la serata in un bar vicino alla stazione Centrale e abbiamo bevuto ancora, poi abbiamo fatto uso di cocaina». La lite tra Villa e Lorini comincia in auto, quando i due (insieme alla compagna 52enne di Villa) arrivano in via Meucci, sotto la casa della donna. «La mia fidanzata era già salita in casa, a me aveva dato fastidio il modo in cui lui, durante il viaggio, aveva trattato la mia donna. Non tanto la provocazione (aveva detto se hai le palle dammi una coltellata), a me non interessava quello, ma come trattava lei e come aveva lavorato nei giorni precedenti». Agli investigatori che contestano a Villa di essere distaccato dai fatti, lui risponde: «A me dispiace solo per la mia compagna e per il mio fratellino piccolo di 8 anni».

Villa e la sua compagna (estranea ai fatti e mai indagata) hanno fornito due versioni leggermente diverse. Villa racconta ancora che il coltello usato per commetere l’omicidio non era sporco di sangue, anche se nella casa della sua compagna sono state trovate tracce di sangue, lui racconta di avere lavato il coltello con il detersivo dopo averlo usato per uccidere Lorini. «Mi sono accorto di avergli dato un colpo secco con la lama, ho visto che si è accasciato, ma poi sono salito in casa dalla mia donna e non sono più tornato giù a vedere cosa era successo. Solo dopo ho sentito le sirene della polizia e gli agenti mi sono venuti a prendere». Villa racconta ancora la sua vita e la sua infanzia agli investigatori: «Mi arrangio con lavoretti saltuari, guadagno qualcosa, sono andato via di casa presto mio padre mi ha sempre picchiato e comunque non lo vedo dal 2012 da quando è andato in carcere per violenza sessuale».

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