Notte violenta a Milano, omicidio e rapine: due condanne all'ergastolo

I responsabili incastrati dalle riprese di una telecamera di sorveglianza

Frame video dell'aggressione diffuso dai carabinieri

Frame video dell'aggressione diffuso dai carabinieri

Milano, 15 marzo 2019 - Sono stati condannati all'ergastolo Abdenachemi Amass e Saad Otmani, due marocchini di 29 e 31 anni che, il 26 aprile 2018, in una lunga notte di violenze hanno ferito due uomini a Cinisello Balsamo (Milano) durante due rapine, aggredito due ragazze straniere accoltellandone una per portarle via il cellulare e poi ucciso poco dopo, nei pressi della stazione Centrale del capoluogo lombardo, Samsul Haque, cameriere bengalese di 22 anni. La vittima era stata testimone involontario, pochi minuti prima, delle aggressioni a due ragazze. La Procura aveva chiesto due condanne all'ergastolo e il giudice le ha inflitte (lo sconto del rito abbreviato ha riguardato soltanto l'isolamento diurno non comminato dal Gup).

NOTTE DI FOLLIA - I due marocchini erano imputati in concorso di un episodio di rapina e lesioni ai danni di un peruviano a Cinisello Balsamo e poi ancora di rapina e tentato omicidio nei confronti di un italiano, un senza tetto, rappresentato nel processo dall'associazione Avvocati di strada onlus col legale Paolo Ielasi e unica parte civile del processo. Il giudice gli ha riconosciuto una provvisionale di risarcimento di 30mila euro. E poi ancora i due erano accusati di rapina e lesioni nei confronti di una ragazza americana e di un'inglese e poi, infine, dell'omicidio del giovane bengalese, i cui familiari, che vivono nel loro Paese d'origine, non erano rappresentati nel processo. 

LA PROVA REGINA - Agli atti dell'inchiesta erano state acquisite anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianza. Nei filmati, infatti, si vede il bengalese Haque che assiste all'ultima rapina ai danni delle due ragazze e, resosi conto del pericolo, torna indietro correndo. I due marocchini, però, come risulta sempre dalle immagini, scappano nella stessa direzione e in via Settembrini,  vicino alla stazione Centrale, si accorgono del bengalese. Uno dei due, in particolare, indica al complice l'altro lato della strada, proprio dove poco dopo i due uccidono il cameriere con un colpo di coltello o cacciavite (l'arma non è stata mai ritrovata) al petto. I due giovani vennero, poi, arrestati dai carabinieri intorno alle 10 del mattino vicino alla stazione Centrale. Uno dei legali, l'avvocato Besutti per Amass, ha già annunciato che ricorrerà in appello soprattutto sull'accusa di omicidio, ritenendo che il suo assistito non avrebbe preso parte all'uccisione 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro