Uccisa dal marito con 29 coltellate, la figlia: "Ecco la mia rinascita dopo la tragedia"

Valentina Belvisi ha partorito dopo l’assassinio di sua madre Rosanna

Valentina Belvisi e sua madre Rosanna

Valentina Belvisi e sua madre Rosanna

Milano, 22 settembre 2019 - «Un angelo arrivato dal cielo». Copre il suo bimbo che dorme tranquillo, nato da una manciata di giorni, questa neo mamma che nel cielo vede sempre il sorriso della sua. «Me la sento accanto». Valentina Belvisi, 27 anni, è diventata madre il 10 settembre. «Leonardo è la mia gioia. Una gioia immensa, la più grande che io abbia mai provato, arrivata dopo tanto dolore», sorride. Era il 15 gennaio 2017 quando perse sua madre, Rosanna Belvisi, massacrata in casa al Lorenteggio con 29 coltellate dal marito Luigi Messina, suo padre, ora in carcere. Non passa giorno che Valentina non ricordi quella che definisce «la mia guida, il mio punto di riferimento». Ora porta il cognome della mamma («per averlo sui documenti manca un ultimo passaggio formale»), spesso sui social network pubblica pensieri rivolti a lei, con poesie e immagini. E vede il suo bambino come un dono, un pezzo di paradiso da vivere in terra, che addolcisce una sofferenza che sente sempre addosso.

«Quando ero incinta – racconta – mi tornavano in mente episodi anche lontanissimi nel tempo; momenti che mi portavano tanto indietro, nel ricordo di mia mamma, e cercavo di immaginare come sarebbe stata la mia nuova vita da mamma».  Adesso che lo è , la vita ha una nuova luce: «Oggi ho scoperto l’amore che provo per Leonardo, l’amore immenso di una madre per suo figlio, e sono sicura sia lo stesso amore che mia madre provava per me». Per lei è come essere rinata: «La vita mi ha tolto tutto in un lampo ma ha saputo darmi quello che ho sempre sognato dopo tanta sofferenza: una famiglia». Il giorno dell’omicidio, ha sottolineato più volte Valentina, «ho perso entrambi i genitori». Per il papà ha chiesto «nessuno sconto di pena, deve pagare fino all’ultimo» (il 6 giugno 2018 la Corte d’Assise d’Appello ha confermato la condanna di primo grado a 18 anni. Sentenza definitiva in seguito alla decisione di Messina di non presentare ricorso in Cassazione). Adesso riesce a guardare avanti, osservando il suo bambino che dorme.

Nel buio che l’ha inghiottita ha saputo trovare una via di uscita per conquistare un pezzo di felicità, per vivere, per quanto possibile, una vita serena. Valentina desidera lanciare un messaggio a chi soffre, per infondere speranza: «A chi ha vissuto un dramma come il mio dico: ragazzi lottate, la vita sembra finire ma poi c’è sempre in fondo al tunnel una nuova luce». Ed è convinta che mamma Rosanna la protegga sempre. «Anche il giorno del parto». L’ha sottolineato con un messaggio su Facebook, col quale ha ringraziato il compagno Diego, le ostetriche «e soprattutto te mamma perché se io il 10 settembre 2019 nonostante tutto ho portato a termine un bel parto lo devo a te che hai protetto me e Leonardo». Essere mamma le ha donato nuova forza. «Non c’è niente di più bello - è un altro pensiero condiviso - di una donna quando si rialza dopo la caduta. E ritorna più forte e bella di prima. Con qualche cicatrice in più nel cuore, sotto la pelle, ma con la voglia di spaccare il mondo. Solo con un sorriso». Invincibile, con un bambino da cullare.

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