Omicidio La Rosa, marito e moglie comprarono la motosega

Le intercettazioni choc della famiglia Rullo: "Se sparisco è stato papà"

Raffaele Rullo e Antonietta Biancaniello

Raffaele Rullo e Antonietta Biancaniello

Milano, 21 febbraio 2019 - «Se domattina mi chiamano i carabinieri perché si sono convinti che ho fatto sparire un cretino (ndr La Rosa) io mi precipito lì come hai fatto tu? Eh no. Non ci penso prima un attimo a cosa dire? Non chiamo un attimo un avvocato e studio una difesa? Vedi che sei un c...». È una delle intercettazioni ambientali lette ieri in aula dalla difesa di Raffaele Rullo, l’avvocato Ermanno Gorpia. A parlare è Valentina Angotti, ex moglie di Rullo, imputato davanti alla Corte d’Assise insieme a sua madre Antonietta Biancaniello di tentato omicidio della sua ex consorte, e dell’omicidio di Andrea La Rosa, ritrovato morto in un fusto di benzina nel bagagliaio dell’auto della mamma 60enne, nel dicembre 2017. Il tentato omicidio della donna (inizialmente classificato dagli investigatori come tentato suicidio) risale al 5 ottobre 2017, circa un mese prima della morte di La Rosa. Gli investigatori ritengono che se la coppia diabolica marito-suocera fosse riuscita ad uccidere Valentina, incassando il denaro che la donna aveva investito in una assicurazione sulla vita, forse La Rosa si sarebbe salvato. 

Ma le cose andarono poi diversamente, Valentina si salvò. Nel corso delle deposizioni degli imputati in aula esce uno spaccato delle gestione familiare degli affari della famiglia Rullo. La ex moglie, si legge nelle intercettazioni, rimprovera il marito di non essere stato in grado di gestire un affare in cui è rimasto vittima La Rosa. Risulterà che anche la donna era presente il giorno in cui il marito e la suocera andarono a Leroy Merlin a comperare la motosega per tagliare il cadavere e Valentina era presente in auto con il marito nei giorni successivi, quando Rullo decide di comperare l’acido e il bidone perché la motosega faceva troppo rumore.

Il ruolo della Angotti esce dalle intercettazioni, la donna continua a rimproverare il marito: «Ti scegli i collaboratori sbagliati per i tuoi affari come la Darla, la prima z... che hai trovato in strada (Rullo ha una relazione con Darla, escort e migliore amica di Estella, fidanzata di La Rosa) la porti a cena, le fai i regali, le apri un negozio e le fai fare l’estetista, e non basta lei, adesso questa storia dei carabinieri che ti chiamano 30 volte, ma io ammazzo te perché sei un c...». Rullo: «No vabbe dai sono un po’ rammollito, ma adesso tito fuori i ..., perché voglio stare con te». E Valentina: «No no è diverso, non è questione di essere rammolliti (bestemmia), non che vuoi stare con me, tu lo sai che io continuo a vedere un altro e me ne frego di te e del resto della tua famiglia. Io la prossima che fai tu, perché purtroppo pensi e non devi pensare ... io ti accoltello davanti ai bambini perché così gli rimane un brutto ricordo del padre. Tu vai fuori dai c... perché io un uomo me lo compero quando voglio hai capito? Qui tra noi l’amore non c’entra un c... io sono un mostro vedi come mi trasformo». Rullo: «Ma io con questo (La Rosa) volevo chiudere quel martedì che l’ho visto te lo giuro, dai stiamo insieme? Mi fai compagnia?» Valentina: «No forse non hai capito cerco di esprimermi in modo più chiaro (bestemmia): tu quel martedì questo (La Rosa) non lo dovevi vedere hai capito? Io ho rischiato tutto per te e mi sono presa l’unica merda liquida quella che non c’è speranza, non si ricompone, cioè non c’è niente da fare con te, non capisci. Tu dovevi dirmi: Valentina io domani vado a vedere Andrea, tu che ne pensi? E invece no. Me lo hai chiesto? No sei andato ed eccoci qua». 

Rullo: «Ma io ti avevo accennato che andavo, non ricordi amore?»  Valentina: «Accennato? (bestemmia) ma ti convinci anche quando dice ’ste cazzate. Tu mi dovevi chiamare e dire: oggi vedo sto cretino, prendo i soldi e io ti dicevo cosa dovevi fare cosa ne pensavo. .. Sappi che io ti rovino perché nel momento esatto in cui io dirò la verità nessuno verrà più in tuo aiuto». Rullo replica: «No, voglio fare di tutto per rimediare». E Valentina: «È un disco rotto oramai io ti voglio veder morto e ora dico a tutti quello che è successo. Li chiamo io i carabinieri, poi vedi».

Il marito ha già tentato di uccidere Valentina, ma lei non lo sa.  Ieri in udienza la Angotti è apparsa molto provata, è uscita dall’aula solo quando ha testimoniato il suo ex amante, un medico anestesista della clinica in cui lavorava lei. Alle contestazioni su cosa ci facesse in auto con il marito il giorno dell’acquisto della sega elettrica e dell’acido ha risposto: «Mio marito faceva spesso lavori in garage per hobby, ho pensato che fossero utensili per il giardinaggio e per sistemare l’auto». Dalle ambientali risulta che lei, in realtà, abbia detto in macchina ai bambini: «Se domani non mi vedete papà mi ha ucciso con la sega elettrica». 

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