Ex calciatore ucciso, non esclusa terza persona coinvolta nel delitto

La nuova ipotesi dopo l'esame di una conversazione telefonica tra Rullo e la fidanzata della vittima. Eseguita l'autopsia sul corpo di Andrea La Rosa

Andrea La Rosa

Andrea La Rosa

Milano, 11 gennaio 2018 - Non è esclusa da inquirenti e investigatori l'ipotesi della presenza di una eventuale terza persona coinvolta nell'omicidio di Andrea La Rosa, l'ex calciatore del Brugherio Calcio ucciso e ritrovato in un fusto di gasolio nel bagagliaio dell'auto di Antonietta Biancaniello, la sera del 14 dicembre a Milano. Delitto per cui sono stati fermati, con l'ipotesi di omicidio volontario e soppressione di cadavere, la 59enne e suo figlio Raffaele Rullo. Da quanto si è saputo, il 35enne, che si trova in carcere a San Vittore, si è sempre difeso dicendo di avere visto la vittima per l'ultima volta sotto casa della madre, a Quarto Oggiaro, nella periferia del capoluogo lombardo, ma di essersi allontanato poco dopo.

In una conversazione telefonica tra Rullo e la fidanzata di La Rosa, alcuni giorni dopo la sua scomparsa, il tecnico informatico, come si legge nel decreto di fermo del pm Eugenio Fusco, aveva fatto notare alla donna: "Quando io me ne sono andato mia mamma ha detto che era lì (La Rosa, ndr) appoggiato alla macchina, ma lui è salito su un'altra macchina, con una targa gialla". Da quanto si è appreso, gli investigatori sono al lavoro non solo su questa nuova ipotesi. Stanno anche esaminando i cellulari e il computer di Rullo. Computer sul quale quest'ultimo avrebbe effettuato le ricerche sulla procedure per sciogliere un cadavere con l'acido per farlo sparire.

Intanto Rullo ha rinunciato a chiedere gli arresti domiciliari. Sul corpo della vittima è stata eseguita l'autopsia, i cui esiti saranno noti solo tra qualche settimana. In base alla ricostruzione dell'accusa, Rullo (coinvolto anche in un traffico di auto con truffe sulle assicurazioni), la sera del 14 novembre avrebbe attirato La Rosa a casa della madre, ritenuta complice del delitto, con lo scopo di "liberarsi" dell' amico con cui aveva un debito da 38mila euro.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro