Omicidio di Simone si cerca nel Molgora

Sommozzatori al lavoro per trovare tracce che conducano all’autore delle coltellate al ragazzo di 22 anni ucciso a Pessano

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di Barbara Calderola

Gli inquirenti tornano in via Monte Grappa, a Pessano, dove 10 giorni fa una rissa fra bande rivali è costata la vita a Simone Stucchi, 22 anni, giovane edicolante di Vimercate, accoltellato al cuore. Cercano nuovi riscontri sulla scena del delitto. Bottiglie, mazze, sanpietrini e anche una lama che non sarebbe però l’arma usata per uccidere il ragazzo, molti gli oggetti sequestrati dai carabinieri di Pioltello subito dopo l’omicidio, ma ieri ne hanno cercati altri nel Molgora, che passa proprio lì accanto, con l’aiuto dei sommozzatori.

Servono a corroborare il quadro indiziario per assicurare alla giustizia chi ha sferrato il colpo mortale all’ascella sinistra del giovane. Ma sul corpo della vittima ci sono altri fendenti, due alla schiena, uno alla pancia. Il sopralluogo è stato organizzato anche per ripercorrere quei due terribili minuti in cui nella vietta del paesino, filari ordinati di villette e giardini in cui non era mai successo niente, si è scatenato l’inferno. Una violenza alla quale si fa fatica a credere montata su Internet come la goccia che scava nel marmo con provocazioni reciproche via post che andavano avanti da settimane fra le due fazioni, i vimercatesi e i pessanesi. Un attrito nato per motivi di poco conto, piccole questioni di droga e gelosie sentimentali. Più una scusa che altro secondo l’inchiesta, fino al regolamento di conti. Quell’appuntamento per mettere fine una volta per tutte alla contesa, con il più tragico degli esiti: il ragazzo agonizzante sul marciapiede. Per l’autore sono gli ultimi, terribili, giorni di libertà. Il lavoro certosino degli investigatori non si ferma, stanno chiarendo la posizione di ciascuno dei 30 presenti al pestaggio. Qualcuno si è defilato appena ha capito che la situazione stava degenerando, altri invece hanno risposto alle mazze con il lancio di pietre e bottiglie rotte. Poi, è spuntato il coltello.

L’autopsia sul corpo del ragazzo verrà fissata in settimana, appena cioè si saprà il numero esatto degli indagati perché possano partecipare con i propri consulenti all’esame dei patologi. Un passaggio essenziale perché il quadro accusatorio superi l’esame del giudice. Gli esperti diranno come è fatta la lama che ha ammazzato Simone e si vedrà se è fra i reperti catalogati dalla scientifica quella folle notte.

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