Omicidio a Cernusco, ucciso a colpi di pistola: trovata l'auto sospetta

La vettura risulta rubata. Perquisizioni a casa della vittima, un imprenditore edile di 63 anni

Carabinieri sul luogo dell'omicidio a Cernusco

Carabinieri sul luogo dell'omicidio a Cernusco

Cernusco, 17 ottobre 2019 -  E' stata trovata a Cologno Monzese l'auto su cui si concentravano le ricerche dei carabinieri di Milano per trovare l'assassino del 63enne ucciso ieri a Cernusco sul Naviglio. Gli investigatori, infatti, cercavano una vettura di piccola cilindrata e di colore scuro, intercettata nei paraggi del luogo del delitto, in via Don  Milani, all'ora che si presume essere quella dell'omicidio (nel pomeriggio). A quanto si è appreso l'auto trovata risulta rubata. I militari del Nucleo investigativo coordinati da Michele Miulli e Cataldo Pantaleo proseguono le indagini per chiarire la dinamica dei fatti, vista la discrepanza fra le modalita' dell'omicidio - almeno 9 colpi a distanza ravvicinata mentre la vittima era in auto nel suo box - che potrebbe far pensare a un'esecuzione criminale e la vita dell'uomo, che non presenta elementi di sospetto particolari, se non un vecchio precedente per droga

La vittima, un imprenditore edile di 63 anni è stata uccisa mentre parcheggiava l'auto nel box nel condominio dove viveva a Cernusco sul Naviglio (Milano) in via Don Milani. Intanto proseguono gli accertamenti sul passato del 63enne. Sembra che non avesse particolari debiti né contenziosi aperti. Anche la sua fedina penale non fornisce una traccia precisa, poichè l'unica ombra era un precedente di polizia di poco rilievo risalente a 40 anni fa. Durante la notte, i carabinieri del nucleo investigativo diretti da Michele Miulli, hanno perquisito il suo appartamento che si trova nello stabile a pochi metri dalla rampa d'accesso ai box dove è stato ucciso. Nell'abitazione dove vive con la moglie che in quel momento era via con amici, non sarebbero stati trovati elementi di particolare interesse.

Sul luogo dell'omicidio sono stati rinvenuti 11 bossoli, i colpi sono stati esplosi a distanza ravvicinata e 10 di questi hanno colpito la vittima all'altezza del braccio. Uno soltanto, che si ritiene possa essere il colpo fatale, lo ha centrato al collo. Secondo una prima ricostruzione, Donato C. è sceso dall'auto per aprire il proprio box e il killer lo ha sorpreso un quel momento, sparandogli mentre tentava di risalire a bordo. Chi ha sparato ha lasciato sul posto il cellulare del 63enne. Sulla matrice del delitto, dunque, buio assoluto. Ogni pista resta aperta.

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