Oltre trecento bambini e ragazzi raggiunti: sostegno allo studio ma anche sport e danza

L’ong in prima linea dal Giambellino a Quarto Oggiaro e per i minori soli

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Garantire un futuro ai bambini. È l’obiettivo che guida da oltre 100 anni le attività di Save The Children nel mondo. L’organizzazione non governativa, operativa anche in Italia dal 1999, è presente a Milano con tre progetti principali rivolti ai minori. Nel 2014 ha aperto il primo Punto Luce di via Bellini, uno spazio ad alta densità educativa, gestito con la Comunità del Giambellino, dove bimbi ed adolescenti tra i 6 e i 16 anni hanno la possibilità di essere supportati nello studio ma anche di partecipare a laboratori educativi, sportivi e artistici, dal canto al ballo. Nel centro al Giambellino è attivo anche uno spazio di supporto alla genitorialità con la presenza di un mediatore linguistico-culturale. Nel 2015 è stato inaugurato un altro Punto Luce in una zona altrettanto difficile, quella di Quarto Oggiaro, in collaborazione con Acli Lombardia. Anche in piazza Capuana al sostegno scolastico si associa un’intensa attività laboratoriale che include new media, piccola falegnameria, danza. L’utenza in entrambi i centri raggiunge 300 bimbi e ragazzi, provenienti da famiglie di tutte le etnie, caratterizzate da disagio socio-economico. In zona Stazione Centrale è operativo dal 2014 CivicoZero, rivolto a minori stranieri non accompagnati. In via Soperga si accede a servizi di prima accoglienza, come docce e abiti puliti, ma anche a consulenza sanitaria, legale e ad attività inclusive, dai corsi di italiano alla compilazione del curriculum. Nel 2020 il centro a bassa soglia ha accompagnato in un percorso di integrazione 759 fra minori e neomaggiorenni.A.L.

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