Oltre 650 vaccinazioni nell’hub che lavora di notte

Seconda serata di somministrazioni nel centro di Sesto San Giovanni. Senza prenotazione, sono arrivati da tutte le province della Lombardia

di Rosario Palazzolo

Non si è superato il primato della scorsa settimana, ma nella notte di venerdì l’ospedale Città di Sesto San Giovanni è tornato a essere l’ombelico del mondo per la somministrazione dei vaccini. Confermando le attese, venerdì sera già qualche minuto prima delle 21, centinaia di persone hanno cominciato a mettersi in fila all’ingresso dell’ospedale di via Matteotti per ricevere la dose, pur non avendo alcuna prenotazione. Gli utenti di questa seconda “vax night” sono arrivati da tutta Milano e anche dalle province vicine, per ricevere il booster, ossia la terza dose di vaccino. In molti anche per la prima dose.

Il bilancio di questa seconda notte di lavoro è stato di 650 somministrazioni avvenute nelle 11 ore di attività straordinaria. Di queste sono state ben 81 le prime dosi, pari a circa il 12,5 per cento del totale. Solamente 21 le seconde dosi, mentre 509 sono state le somministrazioni del terzo vaccino. L’attività per i minori ha consentito di eseguire 39 somministrazioni con una corsia preferenziale per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Complessivamente Asst Nord Milano ha impiegato una forza di oltre 20 addetti, tra medici, infermieri e personale sanitario. Ciò ha consentito di mettere a disposizione fino a 10 linee di vaccinazione che nei momenti di punta hanno lavorato parallelamente. Non si sono verificate le code e i lunghi tempi di attesa della prima serata, venerdì 14 gennaio, quando i vaccinati erano stati complessivamente 1.006.

L’assessore al Welfare Letizia Moratti nei giorni scorsi si era complimentata con la direttrice generale di Asst Nord Milano Elisabetta Fabbrini per il successo della sperimentazione. E venerdì sera, per verificare di persona il funzionamento del servizio è intervenuto sul campo anche il consulente Guido Bertolaso che insieme ai tecnici regionali sta analizzando i dati di queste due prime serate per estendere il modello ad altre zone della Lombardia. Il progetto sperimentale proposto da Asst Nord Milano proseguirà venerdì 28, ma già si è visto che il 90 per cento delle somministrazioni ha riguardato anticipi delle terze dosi, e oltre il 10 per cento prime dosi. "Abbiamo notato che l’accesso a questo servizio è gradito da persone che non avevano provato a prenotare la vaccinazione - ha spiegato Elisabetta Fabbrini che anche questa volta ha trascorso buona parte della notte tra le corsie del centro vaccinale per verificare di persona il funzionamento del servizio -. Siamo convinti che vada a raccogliere un pubblico che per vari motivi è più restio a programmare la vaccinazione, rischiando di tardarla".

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