Olimpiadi 2026, tre impianti e tre date per Milano

Palasharp, PalaItalia e Villaggio: il Comune fissa il cronoprogramma

Olimpiadi 2026 Milano-Cortina

Olimpiadi 2026 Milano-Cortina

Milano, 28 giugno 2019 - «Il Palasharp sarà pronto entro la fine del 2021, il PalaItalia a Santa Giulia entro la fine del 2023 e il Villaggio olimpico nell’ex scalo Romana entro la metà del 2025». Il sindaco Giuseppe Sala si presenta negli studi del Tg3 Regionale e sciorina i tempi per «i tre passaggi fondamentali» per la città da qui alle Olimpiadi invernali del 2026. Sì, parliamo della fine dei lavori per i tre impianti che caratterizzeranno la Milano dei Giochi.

Sui resti dell’ex Palasharp nascerà la Milano Hockey Arena, un impianto da 7,2 milioni di euro (la cifra indicata nel dossier di candidatura) su cui un privato è interessato ma dovrà confrontarsi con altri eventuali concorrenti in un bando pubblico. Il PalaItalia, o meglio, l’Arena di Santa Giulia, è un progetto e un investimento da 100 milioni di euro di Risanamento Spa, la società privata che sta completando la realizzazione del quartiere nella periferia sud-est della città. Il Villaggio olimpico, infine, servirà per ospitare gli atleti (i Giochi dal 6 al 22 febbraio 2026 e i Giochi paralimpici dal 6 al 15 marzo 2026), ma dopo il 2026 sarà riconvertito in residenze universitarie.

Sala, intanto, parla anche dei prossimi passaggi organizzativi: «Cosa si aspetto dal Governo? Un decreto con i fondi per i servizi? Sui fondi non ho grandi preoccupazioni. Mi aspetto che si decida velocemente la governance, cioè la forma societaria e chi gestisce. Io sono più sensibile di altri su questo tema, perché sono passato attraverso l’Expo. Non voglio che si perda tempo come lo si è perso all’inizio su Expo, ma che si parta subito». Super manager in arrivo? «Meglio se conosce le regole del settore pubblico. Bisogna trovare un giusto equilibrio tra il fatto che le regole vanno rispettate e avere autonomia, avere procedure che snelliscano i tempi». Quanto allo stadio di San Siro, dove è prevista la cerimonia di apertura dei Giochi, il sindaco è netto: «Io sono ancora in attesa che Milan e Inter vengano da me a portarmi il progetto. San Siro sarà senz’altro su nel 2026, non va concordato con nessuno, visto che lo stadio è nostro. Io sono per il mantenimento di San Siro, ma non posso non ascoltare le squadre. Certo è che la coesistenza di due stadi vicini, anche per una questione di costi, non la vedo semplice».

Ultimo tema: i trasporti da qui al 2026? «Non penso che Milano cambierà molto. Ma dobbiamo velocizzare il percorso per la M5 fino a Monza. Il passaggio successivo è il prolungamento della M1 fino a Baggio. E poi penseremo a prolungare la M4 fino ad Abbiategrasso» (mercoledì l’assessore alla Mobilità Marco Granelli ha presentato a Buccinasco il progetto di fattibilità del prolungamento della M4 lungo l’asse Corsico-Buccinasco-Trezzano che comprende Abbiategrasso, ndr).

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