Olimpiadi 2026, una 'short list' di tre nomi per scegliere il direttore generale

Il Comitato di coordinamento ha scelto una rosa di personalità dalla quale verrò deciso il Ceo dei Giochi invernali di Milano-Cortina

La riunione del Comitato di coordinamento a Verona

La riunione del Comitato di coordinamento a Verona

Milano, 7 ottobre 2019 - Una short list di tre nomi, tutti italiani, dalla quale verrà scelto il Ceo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. É quanto è stato deciso nella runione del Comitato di coordinamento che si è tenuta oggi a Verona. Tutti presenti, dal sindaco di Milano Beppe Sala a quello di Cortina Gianpietro Ghedina, dal presidente del Veneto Luca Zaia a quello della Lombardia Attilio Fontana, fino al neo ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Prima dell'inizio Sala si era augurato che dalla riunione potesse spuntare il nome decisivo, o quantomeno si potesse arrivare a una lista con poche personalità dalla quale attingere, e così è stato.

"Il Ceo dovrà avere ampia autonomia e dovrà riferire a Cda in cui saranno rappresentati sia la politica che il Coni - ha detto il primo cittadino di Milano - Incontreremo i tre candidati tutti nello stesso giorno e prenderemo una decisione". Decisione sarà presa sulla base delle precdenti esperienze delle tre personalità al momento sul taccuino degli organizzatori, anche se, spiega Sala, "come caschi, caschi bene". Nell'incontro di oggi si è discusso anche di altro, dallo statuto alla fondazione, fino alla legge olimpica, che serve a definire gli ambiti di intervento e le responsabilità alle quali faranno capo le singoli personalità.

Su questo, Spadafora è stato chiaro: "Entro novembre approveremo la legge, a breve ne parleremo in Consiglio dei Ministri e poi partirà l'iter parlamentare - ha detto il ministro dello Sport - Il Governo non farà mancare il suo sostegno alle Olimpiadi, in tutte le forme necessarie". Con queste parole Spadafora ha voluto rispondere al presidente Zaia che all'arrivo a Verona aveva lanciato un appello per un maggior coinvolgimento, soprattutto economico, di Palazzo Chigi. Il medesimo pensiero è stato espresso anche da Fontana, al termine della riunione: "Il Governo ha finalmente chiarito la disponibilità a sostenere lo sforzo di Milano e Cortina - ha puntualizzato l'inquilino di Palazzo Lombardia - Bene anche i segnali arrivati sulle infrastrutture, con l'impegno ad affrontare il tema dei collegamenti in tempi rapidi". 

Soddisfaizone è stata espressa anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, vero artefice del sogno olimpico. Dopo il "No" dell'allora presidente del Consiglio Monti al progetto "Roma 2020" e quello del sindaco di Roma Virginia Raggi per un'eventuale candidatura della Capitale per i giochi del 2024, Malagò è finalmente riuscito a portare le Olimpiadi in Italia, e ora si augura che ci sia un personalità di rilievo a gestirne l'organizzazione: "Stiamo facendo un ottimo gioco di squadra, pur provenendo da storie e schieramenti politici differenti - ha sottolineato - Entro la fine di novembre individueremo il nome giusto, ma lavoriamo in un clima molto propositivo". 

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