Legge olimpica, stasera il "sì’" del Governo

Pronto il decreto: quattro organismi di gestione, Infrastrutture Spa senza Milano e Cortina. Esentasse i pagamenti agli atleti stranieri

Skyline Milano al tramonto

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Milano, 13 febbraio 2020È il giorno della legge olimpica. A meno di ulteriori slittamenti, come già avvenuto lo scorso 29 gennaio, stasera il Consiglio dei ministri approverà il decreto legge che indica "le misure per l’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi invernali Milano-Cortina del 2026 e delle Paralimpiadi". La bozza del decreto, formato da 19 articoli – 12 dei quali relativi alle Olimpiadi, gli altri alle Atp Finals che si svolgeranno a Torino dal 2021 al 2025 – fissa i quattro organismi per la governance dell’evento a Cinque Cerchi. Una bozza in attesa di conferma: la riunione del Consiglio dei ministri inizierà alle 20.

L’articolo 1 istituisce il “Consiglio Olimpico Congiunto Milano-Cortina 2026’’, presso il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), che ha funzioni di "indirizzo generale e di alta sorveglianza sull’attuazione del programma di realizzazione dei Giochi. Sarà composto da 15 membri, avrà un presidente e due vice, tutti i componenti saranno indicati dai soci olimpici: Governo, Coni, Regioni Lombardia e Veneto, Province di Trento e Bolzano, Comuni di Milano e Cortina. L’articolo 2 cita il Comitato organizzatore, cioè la “Fondazione Milano-Cortina 2026’’ già istituita lo scorso 9 dicembre e presieduta dal manager Vincenzo Novari, che svolgerà "tutte le attività di gestione, organizzazione, promozione e comunicazione degli eventi sportivi relativi ai Giochi, tenuto conto degli indirizzi generali del Consiglio Olimpico Congiunto".

L’articolo 3, invece, autorizza la costituzione della Spa “ Infrastrutture Milano-Cortina 2026’’, il cui scopo è "la realizzazione, quale centrale di committenza e stazione appaltante, anche stipulando convenzioni con le altre amministrazioni aggiudicatrici, delle opere individuate" dal decreto 160 del 2019. La società ha un capitale sociale di un milione di euro ed è partecipata e controllata dai soci olimpici prima menzionati – per il Governo in campo i Ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture –, ma non dai Comuni di Milano e Cortina, e dovrà attenersi alle indicazioni del Comitato organizzatore relativamente al piano degli interventi e al cronoprogramma delle opere. L’organo che amministra Infrastrutture Spa sarà composto da cinque membri, tre di nomina governativa, gli altri due in capo agli enti locali. L’articolo 4 istituisce il Forum per la sostenibilità e l’eredità olimpica durevole, l’articolo 7 prevede "procedure rapide e semplificate" per visti e permessi di soggiorno in Italia dei membri della “famiglia olimpica’’.

L’articolo 11 parla delle speciali disposizioni tributarie per le Olimpiadi 2026: i proventi percepiti dal Comitato organizzatore non saranno soggetti a Ires; i pagamenti destinati agli atleti non residenti in Italia non concorreranno a formare reddito Irpef, saranno cioè esentasse; i beni, i materiali e le attrezzature portati in Italia per i Giochi saranno esenti da dazi doganali. La legge prevede anche 58 milioni di euro di garanzie da parte dello Stato nei confronti del Comitato olimpico internazionale (Cio) e un ruolo per l’Istituto per il Credito sportivo.

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