Olimpiadi 2026, caccia all’ultimo voto per la vittoria

A Losanna fra vip sponsor, trattative frenetiche nella notte e nelle ultime ore prima del verdetto

Attesa a Milano per l'assegnazione dei Giochi olimpici invernali

Attesa a Milano per l'assegnazione dei Giochi olimpici invernali

Milano, 24 giugno 2019 - «La sensazione è che se non sbagliamo noi, vinciamo». Giancarlo Giorgetti predica ottimismo sulla sfida tra Milano-Cortina e Stoccolma-Are per la conquista della sede delle Olimpiadi invernali del 2026. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport si presenta nel pomeriggio allo Swiss Tech Convention Center di Losanna per le ultime prove tecniche della delegazione italiana prima della doppia presentazione della candidatura – oggi tra mattina (a porte chiuse) e primo pomeriggio (a porte aperte) – e del voto degli 82 delegati del Cio – sempre oggi dalle 16 alle 16.30 con proclamazione del vincitore alle 18 – e fa capire ai cronisti che Milano-Cortina è la favorita della vigilia. Il Governo ci crede. Giorgetti parlerà stamattina, il premier Giuseppe Conte prenderà la parola durante la presentazione emozionale del pomeriggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella invierà un videomessaggio di «pieno sostegno» alla candidatura italiana.

Il presidente del Coni Giovanni Malagò, intanto, racconta: «Oggi (ieri, ndr) mi ha chiamato il vicepremier Matteo Salvini. Gli ho detto di avere fiducia». I leghisti come Salvini e Giorgetti tifano senza se e senza ma per Milano-Cortina. I grillini sono più tiepidi sui Giochi, ma oggi il sottosegretario pentastellato Simone Valente sarà presente a Losanna. La caccia al voto dei delegati durerà fino all’ultimo. In caso di pareggio, si andrà avanti ad oltranza finché non ci sarà un vincitore. Ieri sera la cena di gala organizzata dal Cio all’hotel Bel Air di Losanna è stata l’occasione per convincere gli ultimi indecisi. La delegazione italiana alla cena era formata da Giorgetti, Malagò, dal sindaco Giuseppe Sala, dagli atleti o ex atleti Nicola Pietrangeli, Aldo Montano e Carlo Mornati, dall’ex ct azzurro (ora allenatore della Cina) Marcello Lippi, da Luca Cordero di Montezemolo e da Evelina Christillin. La caccia agli indecisi si è rivolta soprattutto verso i delegati africani e asiatici, mentre i membri Cio dei Paesi anglosassoni vengono già dati per persi perché filo-Svezia.

Malagò in ogni caso, resta fiducioso. Ma aggiunge: «È dura. C’è ancora un discreto numero di indecisi. Stanotte non spegnerò il cellulare». Sala è leggermente più cauto, parla di «moderato ottimismo» e racconta: «Stiamo facendo tutto il possibile, abbiamo fatto un bel pressing alla presentazione della nuova sede del Cio. La nostra candidatura piace, la vera preoccupazione è che gli svedesi ci hanno provato tante volte e non ce l’hanno ancora fatta» Le trattative top secret continueranno anche oggi, il sindaco lo sa bene: «Che rassicurazioni diamo? Siamo un Paese in cui i Governi cambiano molto velocemente. Ma il presidente Fontana è all’inizio, io potrei fare un secondo mandato. Possiamo garantire noi localmente per i Giochi 2026». Il governatore lombardo Attilio Fontana annuisce: «C’è grande entusiasmo, ma anche un po’ di tensione».

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