Olimpiadi 2026, quorum in discesa: possibile rinuncia di 3 votanti al Cio

Il fattore monarchico

 La visita della delegazione olimpica a Milano

La visita della delegazione olimpica a Milano

Milano, 17 giugno 2019 - Una settimana al momento della verità. Lunedì prossimo, alle 18, allo Swiss Tech Auditorium di Losanna, in Svizzera, si saprà per chi avranno votato i delegati del Comitato olimpico internazionale (Cio) come sede dei Giochi invernali del 2026: Milano-Cortina o Stoccolma-Are? La sfida tra le candidate resta aperta, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sindaco Giuseppe Sala hanno fatto capire venerdì, a margine dell’inaugurazione del nuovo Palalido, che il lavoro per aggiudicarsi le Olimpiadi 2026 durerà fino all’ultimo minuto, almeno fino alle 16 di lunedì, quando i delegati del Cio si riuniranno a porte chiuse per votare la candidata italiana o quella svedese.

Già, ma quanti delegati voteranno per stabilire a chi sarà assegnato l’evento a Cinque Cerchi? Ufficialmente i membri del Cio sono 95, provenienti da 68 differenti Paesi, ma dal conteggio dei votanti vanno esclusi i tre italiani (Malagò, Carraro e Ferriani), i due svedesi (Lindberg e Holm), il presidente Bach (che non vota per prassi) e tre sospesi. I votati effettivi, quindi, sono attualmente sono 86 e il quorum per vincere è di 44 voti. Ma nei corridoi del Cio di Losanna si vocifera che i votanti potrebbero scendere a 83 e il quorum a 42, il più basso degli ultimi 40 anni, da qui al 24 giugno. Sì, perché due rappresentanti di famiglie reali e un atleta, tutti e tre con diritto di voto lunedì, sono pronti a fare un passo indietro e a non presentarsi in Svizzera per la sessione conclusiva dei Giochi 2026 per evitare di dover fare «scelte sofferte» tra Italia e Svezia.

La possibile rinuncia di due reali membri del Cio viene considerata una buona notizia dal Coni. La principessa Vittoria di Svezia, infatti, punta a far votare tutte le monarchie europee per Stoccolma-Are, una lobby delle teste coronate che se diventasse realtà potrebbe mettere in difficoltà la candidatura italiana. Per questo motivo i due reali in meno al voto farebbero sorridere Milano-Cortina. Ma la geopolitica olimpica sceglie strade non solo politiche, ma anche sportive. Non sono i singoli Paesi a votare, ma i loro rappresentanti scelti tra le figure di spicco del mondo sportivo.

IL 40% dei membri del Cio (34 su 86) è alla prima votazione per l’assegnazione dei Giochi, mentre 23 su 86 votanti c’erano già nel 1999, quando il Cio votò per le Olimpiadi invernali del 2006 e fece vincere Torino su Sion.

 

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