Olimpiadi 2026: il Cio promuove Milano-Cortina, ma è schiaffo alla Valtellina

Promosso il dossier italiano ma non piacciono le gare di sci alpino maschile a Bormio: "Meglio fare tutto a Cortina"

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Milano, 25 maggio 2019 - Molte carezze e uno schiaffo. La relazione del Comitato olimpico internazionale (Cio) sulla candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026 promuove il dossier italiano ma mette in dubbio l’asse lombardo-veneto sulle gare di sci alpino, cioè la separazione tra gare maschili a Bormio e femminili a Cortina, la formula trovata dai governatori Attilio Fontana e Luca Zaia per mettere d’accordo Lombardia e Veneto e ripartirsi le sfide più attese. Il Cio, però, teme che «questa separazione possa far lievitare i costi operativi e le sfide logistiche» e su indicazione della Federazione internazionale di sci suggerisce un’altra formula: «Cortina, che già ospiterà i Mondiali di sci del 2021, potrebbe essere la sede di tutte le gare dei Giochi 2026».

Uno schiaffo alla Lombardia. Attenzione, però. L’asse lombardo-veneto non è compromesso, perché la Regione guidata dal leghista Fontana non sembra avere alcuna intenzione di rinunciare alle gare a Bormio e alla valorizzazione della Valtellina. Nessun replica ufficiale, almeno per ora. Ma sono due gli argomenti che Palazzo Lombardia intende ribadire al Cio appena possibile. Il primo: le due sedi non comporteranno significativi aumenti dei costi complessivi delle Olimpiadi italiane. Il secondo: la pista Stelvio di Bormio è il top per le gare maschili, sono gli stessi atleti a dirlo.

Tant’è. Chiuso il capitolo sulle gare di sci alpino, non resta che mettere a confronto le relazioni del Cio su Milano-Cortina e sulla rivale Stoccolma-Are. L’impressione dei vertici italiani dello sport italiano, a partire dal presidente del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) Giovanni Malagò, è che la giornata di ieri abbia segnato un punto a favore della candidatura tricolore: «C’è estrema soddisfazione per la valutazione del Cio su Milano-Cortina. Se ora c’è maggiore fiducia per la scelta finale? Onestamente sì, ne avevamo prima e ora ne abbiamo ancora di più». La relazione del Cio su Stoccolma-Are, infatti, è stata più severa che quella su Milano-Cortina, segnalando criticità sulla copertura finanziaria dell’evento e sulla sostenibilità ambientale di alcuni impianti di gara. Ma meglio non dare nulla per scontato. La decisione finale del Cio è attesa tra un mese, il 24 giugno a Losanna. L’Italia dovrà conquistare almeno 44 voti degli 86 delegati del Cio per assicurarsi la sede dei Giochi 2026. Il dossier di candidatura contano, ma peseranno, e molto, anche i rapporti dell’Italia e della Svezia con le altre nazioni rappresentate nell’assemblea del Cio.   

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