Olimpiadi 2026, la sfida è aperta

Il dossier della candidatura di Milano-Cortina al Cio di Losanna

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Milano, 12 gennaio 2019 - Milano-Cortina in pista. Il dossier di candidatura italiano per le Olimpiadi invernali del 2026 è stato consegnato ufficialmente ieri al Comitato olimpico internazionale (Cio) con sede a Losanna. Il documento di 127 pagine illustra nel dettaglio i luoghi e gli impianti per le gare che si svolgeranno dal 4 al 22 febbraio 2026, le opportunità per i fan, la sostenibilità ambientale dell’evento, l’eredità per i territori coinvolti, i Giochi paraolimpici collegati e i costi totali dell’evento, stimati da 1,3 a 1,5 miliardi di euro. È tutto nero su bianco. I sindaci di Milano, Giuseppe Sala, e Cortina d’Ampezzo, Gianpietro Ghedina, e i governatori della Lombardia, Attilio Fontana, e del Veneto, Luca Zaia, hanno trovato una sintesi che accontenta tutti i territori coinvolti. Gli enti locali hanno un ruolo di rilievo nella candidatura. Sono Lombardia e Veneto, infatti, a garantire al Cio lo stanziamento della quota italiana, 350 milioni di euro, per la realizzazione degli impianti e delle infrastrutture previste per i Giochi. Il Governo, per ora, ha garantito solo una copertura dei costi per la sicurezza delle gare e i controlli antidoping.

Le carte sono in tavola. La sfida ha inizio. Sì, perché il tandem Milano-Cortina ha una rivale, Stoccolma-Are, nonostante la Svezia non abbia un governo in carica. La candidatura italiana parte in leggero vantaggio, secondo molti osservatori. Ma meglio non dare nulla per scontato. La decisione del Cio è attesa a fine giugno.

I luoghi-chiave per le gare olimpiche in Italia sono quattro: Milano, la Valtellina, Cortina d’Ampezzo e la Val di Fiemme. Tre le regioni coinvolte: Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Cerimonia di apertura allo stadio milanese Giuseppe Meazza in San Siro, cerimonia di chiusura all’Arena di Verona. Ma vediamo nel dettaglio i luoghi e le gare. A Milano sono indicate le seguenti discipline invernali: hockey su ghiaccio nei nuovi PalaItalia a Santa Giulia e Milano Hockey Arena nell’ex Palasharp e pattinaggio di figura e short track al Mediolanum Forum di Assago. Restando sempre in Lombardia, sci alpino maschile (dallo slalom speciale alla discesa libera) ospitato in Valtellina, a Bormio, mentre il freestyle è atteso a Livigno, nelle seguenti piste: Carosello 3000, Mottolino e Sitas-Tagliede. Ancora a Livigno lo snowboard (Sitas-Tagliede e Mottolino). Spostiamoci in Veneto. Cortina d’Ampezzo, il secondo elemento del tandem della candidatura italiana, è pronta a ospitare tutte le gare di sci alpino femminile a Tofane, il biathlon nella Sudtirol Arena, il bob, lo slittino e lo skeleton nel Cortina Sliding Centre e il curling nell’Olimpic Stadium. Trasferiamoci in Trentino. In Val di Fiemme sono in programma le gare di pattinaggio di velocità a Baselga di Pinè (Ice Rink Pinè), la combinata nordica, il salto dal trampolino e il cross country tra Predazzo e Tesero nello Ski Jumping Stadium e nel Cross Country Stadium.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dall’ultimo piano di Palazzo Lombardia al fianco del governatore Fontana, predica ottimismo in un video diffuso ieri su Facebook: «Ce l’abbiamo messa e ce la metteremo tutta. Forza Lombardia, forza Veneto e l’Italia ce la farà anche questa volta».

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