Ok al raddoppio della linea ferroviaria Milano - Mortara

Via libera da Roma alla riprogettazione del piano fermo al 2006. Un’opera richiesta da 20mila viaggiatori

La stazione di Abbiategrasso

La stazione di Abbiategrasso

Abbiaterasso (Milano) - Via libera alla riprogettazione del raddoppio ferroviario sulla Milano-Mortara, atteso da decenni. L’ok è arrivato dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, che ha di fatto sbloccato l’iter chiedendo a Rfi di rivedere "speditamente" il vecchio progetto, fermo al 2006 e a una prescrizione del Cipe che prevedeva l’interramento dell’opera. Soluzione che ora è stata messa da parte in maniera definitiva, in favore di un tracciato in superficie su cui esiste già l‘accordo tra i Comuni della tratta (a differenza di quanto accaduto 15 anni fa). Il Mims ha così accolto la richiesta della Regione, puntualizzando che Rfi dovrà "concordare sin d’ora un percorso condiviso con le Amministrazioni locali e dello Stato e con gli enti interferiti al fine di individuare le migliori soluzioni progettuali".

Un passo importante sulla strada per realizzare un’opera che 20mila viaggiatori della linea chiedono da tanto tempo. Fino a oggi, infatti, l’unico tratto della Milano-Mortara-Alessandria per cui era già stato previsto il raddoppio è quello tra Albairate e Abbiategrasso, ricompreso tra le opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, con vista sul 2026.

La notizia dello sblocco dell’iter ha suscitato un "cauto ottimismo" tra i membri dell’associazione pendolare MiMoAl, che da anni si batte per ottenere il raddoppio: "È un passo importante – spiega il presidente Franco Aggio – perché fa cadere ogni alibi: il ministero ha detto chiaramente che il raddoppio si deve fare. E possiamo affermare che un piccolo pezzo di questo risultato è stato raggiunto anche grazie alle nostre battaglie come cittadini. Ora i Comuni che si trovano sulla tratta sono attesi da una sfida, dovranno mettersi d’accordo in tempi brevi per definire un progetto accettabile e condiviso, senza inoltrare richieste fantasmagoriche, mettere veti o distinguo che rischiano di fermare tutto un’altra volta".

Ha esultato per la risposta del Mims anche l’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi: "La lettera del ministero, firmata dal direttore generale, accoglie la nostra richiesta di sbloccare la situazione dando mandato a Rfi di procedere con la revisione del progetto e di concordare con gli enti locali le migliori soluzioni progettuali. Si tratta di un risultato significativo per cui la Regione si era mossa da tempo, in accordo con i Comuni della tratta che nei mesi scorsi avevano approvato deliberazioni ad hoc nei rispettivi Consigli comunali. Il raddoppio della Milano-Mortara è strategico per il servizio ferroviario regionale e ora confidiamo che non sussistano più ostacoli formali alla progettazione e alla realizzazione dell’opera. Il nostro impegno non finisce qui: continueremo a seguire da vicino gli sviluppi della vicenda e assicureremo agli enti locali il nostro supporto nell’interlocuzione con Rfi".

Il passo formale compiuto dal Ministero non è di poco conto: in passato la stessa Rfi aveva spiegato che per procedere con la riprogettazione sarebbe stato necessario il via libera ufficiale, di fatto mai arrivato prima. In assenza di nuovi intoppi serviranno comunque anni per vedere ultimato il raddoppio su tutta la linea ma l’impressione è che la locomotiva dell’opera abbia cominciato a prendere velocità.

La speranza dei pendolari, nel frattempo, è che si proceda con un rinnovamento del materiale rotabile, prima causa dei disagi sulla Milano-Mortara. Obiettivo che, secondo le indiscrezioni, dovrebbe essere raggiunto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

 

 

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