Odissea della Pace 3, missione compiuta

Nelle terre flagellate dalla guerra portati beni di prima necessità e medicinali: "Non si dimentichi tanta sofferenza"

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di Massimiliano Saggese

Odissea della Pace 3 ha fatto ritorno in Italia. La carovana umanitaria, frutto di una collaborazione straordinaria tra la chiesa ortodossa di Milano, che è capofila di questa missione, Progetto di Vita, la chiesa evangelica di Baranzate e alcune associazione come MilanoSospesa e i Cleanbusters di Pieve Emanuele, è partita da Milano martedì scorso poco prima dell’alba ed ha raggiunto l’Ucraina giovedì. Medicinali e beni di prima necessità sono arrivati a Toporivtsi e "stoccati nel magazzino delle mele", un centro ortofrutticolo divenuto uno dei principali punti di raccolta degli aiuti umanitari. I generi alimentari di questa terza carovana sono stati consegnati ad un ospedale civile, ad un orfanotrofio, alla popolazione locale. Una parte ancora è stata portata direttamente a Kiev dove è giunta domenica mattina all’alba. Le tre missioni di Odissea della Pace (Odissea 1 partita il 4 marzo, Odissea 2 il 17 marzo e la terza il 12 aprile) complessivamente hanno portato in Ucraina oltre 400 tonnellate fra generi di prima necessità e medicinali. Tutti consegnati nelle mani della popolazione ucraina. L’ultimo convoglio che ha fatto rientro a Milano domenica era composto da tre Tir messi a disposizione alla ditta Capozzi, due van e tre mezzi dell’Anpas (un’ambulanza della Croce verde e un mezzo di soccorso della croce verde con equipaggi di Buccinasco, Baggio, Fino Mornasco e un’ambulanza della croce Azzurra di Abbiategrasso; in totale 12 fra uomini e donne in divisa arancione che hanno assistito decine di persone oltre a scaricare e immagazzinare i generi di prima necessità. Volti di gente che ogni giorno è per strada per aiutare il prossimo e che hanno risposto all’appello per una missione particolarmente rischiosa in zona di guerra, che hanno i nomi di Deborah, Matteo, Manuel, Davide, Luca, Giovanni, Biagio, Flavio Germano Lydmila, Daniel. Hanno lavorato per giorni dormendo poche ore a notte garantendo che i generi di prima necessità e i medicinali venissero immagazzinati e poi destinati alla varie realtà in attesa. "Lo scopo di Odissea della pace è uno solo, non dimenticare la sofferenza del popolo ucraino e non restare impassibili a tanta cattiveria. Un messaggio di speranza e di ritrovare la fede per la pace che deve regnare anche nel cuore di chi invade, massacra e uccide un popolo - ha spiegato Avondios Bica, della Metropolia ortodossa di Aquileia, punto di riferimento della chiesa ortodossa di via San Gregorio a Milano".

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