Centri sociali occupano spazio prove 'Fo-Rame'. Il figlio Jacopo: "Strano antifascismo"

Gli antagonisti rivendicano il blitz su Facebook. Lo scrittore e attore protesta: "Fate gli antifascisti colpendo chi ha subito soprusi dai fascisti e dallo Stato"

Occupazione spazio prove 'Dario Fo e Franca Rame' (Foto Facebook)

Occupazione spazio prove 'Dario Fo e Franca Rame' (Foto Facebook)

Milano, 20 maggio 2019 - Militanti del centro sociale milanese Circolo dell'Hotel hanno occupato abusivamente, qualche giorno fa, lo spazio prove della compagnia teatrale Dario Fo e Franca Rame in via Bordighera 2 a Milano. "Mi sembra un pò strano fare antifascismo colpendo chi dai fascisti e dallo Stato ha subito ogni sorta di violenza e sopruso": ha commentato Jacopo Fo. 

Intanto gli antagonisti hanno rivendicato sul loro profilo Facebook il blitz. "Qui nessuno arretra contro fascismo e capitalismo costruiamo comunitá resistenti" hanno scritto gli occupanti del' 'Circolo dell'hotel', spiegando che "in concomitanza con la pagliacciata del Ministro degli Interni un nuovo spazio in città viene liberato, un gruppo di ragazzi studenti e lavoratori antifascisti e anticapitalisti occupano uno spazio resistente contro il fascismo dilagante". Nei commenti al post, l'intervento di Jacopo Fo, che ha risposto anche ad alcuni detrattori che hanno chiesto quale sia la scelta antifascista nel tenere un "edificio chiuso e abbandonato, in una città dove i bambini che vengono qua scappando dalle guerre dormono per strada. Siamo ritornati in possesso di questo spazio dopo un procedimento giudiziario". "Forse - ha risposto Jacopo Fo a chi lo critica - dovresti informarti su quel che abbiamo fatto nella nostra vita per i diseredati prima di sparar giudizi. Vedi ad esempio i soldi del premio Nobel devoluti fino all'ultima lira per i disabili... Come è facile criticare...".

Riguardo l'occupazione è intervenuto anche l'assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Immigrazione di Regione Lombardia, Riccardo De Corato: "Se fosse per il Sindaco Giuseppe Sala, dovremmo tutti restare a guardare i centri sociali mentre occupano nuovi stabili. Per loro questa è una 'Città-Pacchia'".

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