Milano, la spedizione punitiva dell’abusiva: schiaffi, urla e minacce

Botte anche a un fotografo. "Diamo fuoco a tutto"

La donna che venerdì ha colpito il fotografo

La donna che venerdì ha colpito il fotografo

Milano, 21 aprile 2018 - «Diamo fuoco a tutto». E alle minacce sono seguiti spintoni e schiaffi. Un diluvio di colpi che ha investito un nostro fotografo, il proprietario di un appartamento e un vigilante, vittime della furia di un gruppo di occupanti abusivi dell’alloggio in questione, che ieri è stato liberato.

La scena da Far West si è scatenata in un palazzo di ringhiera privato in via Pietro Crespi: a dare il via alla guerriglia da pianerottolo, lo sgombero e la posa di una nuova porta. «Una conquista, dopo 14 tentativi di sgombero non andati a buon fine», spiega il legale del proprietario dell’appartamento. Ma riavvolgiamo il filo. La vicenda è cominciata due anni fa, quando l’immobile è stato acquistato all’asta. «L’appartamento - sottolinea sempre il legale - risultava libero. Il mio cliente lo ha comprato ma, al momento di prenderne possesso, lo ha trovato occupato». Da chi? Da una donna italiana, apprendiamo, affiancata da altre persone, che si sarebbe intrufolata senza permesso tra quelle pareti e che si è sempre rifiutata di allontanarsi durante tutti i tentativi di sgombero.

Quello di ieri è stato il quindicesimo intervento. Alle 10 si sono presentati il proprietario di casa, il suo legale, il custode giudiziario, l’ufficiale giudiziario, i servizi sociali, la polizia e un medico, come da prassi. Oltre a rappresentanti di un’impresa edile, chiamati per la messa in sicurezza. In casa non c’era nessuno, quindi tutto è filato liscio almeno all’inizio: la vecchia porta è stata rimossa e ne è stata collocata una nuova. «Ma non appena la polizia è andata via – raccontano i presenti – sono arrivati gli abusivi: la donna era spalleggiata da altre persone, tra cui una ragazza romena con una bambina». Ed è iniziata la guerriglia. Il nostro fotografo è stato il principale bersaglio, insieme al proprietario di casa e a un vigilante intervenuto. «Hanno puntato subito alla macchina fotografica, che sono riuscito a proteggere – racconta – e mi hanno minacciato. Non volevano che scattassi foto. Una donna mi ha preso a schiaffi facendomi male all’occhio e al naso».

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118. «C’era un clima teso, le minacce sono proseguite in strada. Poi sono andato il pronto soccorso per un controllo», aggiunge il fotografo. Nessuno, per fortuna, ha riportato conseguenze serie. Ma non è un caso raro, quello di appartamenti presi di mira da occupanti abusivi che tengono in scacco il proprietario: nei giorni scorsi, ad Affori, un altro cittadino che ha acquistato una casa all’asta un anno fa ha dovuto rinunciare a entrarci perché l’ennesimo tentativo di sgombero non è andato a buon fine. Ancora: nel “fortino” di via Cavezzali 11 c’è voluto un blitz delle forze dell’ordine per liberare e restituire ai proprietari 98 appartamenti occupati.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro