Sesto San Giovanni (Milano), 17 febbraio 2020 - Era il laghetto naturalistico della Bergamella, oggi in molti lo hanno ribattezzato il laghetto delle nutrie. Sono loro, infatti, le vere protagoniste dello specchio d’acqua tra i nuovi caseggiati di Cascina Gatti e il parco della Bergamella. Da tempo, diversi frequentatori del parco si sono accorti di una corposa colonia di questi grossi roditori, simili a castori, che hanno trovato casa sulle rive del laghetto.
Sabato mattina se ne contavano ben dieci, alcuni intenti a mangiucchiare legnetti, altri a prendere il sole. La maggioranza del gruppo si ammassa in un unico punto, probabilmente per sopportare meglio il clima rigido. La loro presenza non è nuova: già nel 2016, una nutria si era incastrata nella pompa che garantisce acqua al laghetto ed aveva danneggiato il sistema. A quanto pare gli animali sarebbero arrivati fino a Sesto attraverso il corso del Lambro e nel laghetto della Bergamella avrebbero trovato un ambiente favorevole. In molti le fotografano e le osservano. Si tratta infatti di animali molto statici e per nulla aggressivi. Tuttavia, già da molto tempo a Sesto si segnalano preoccupanti invasioni sia nei cortili delle case sia negli spazi pubblici, come giardini e scuole. Il rischio, secondo alcuni, è che possano continuare a proliferare fino a un numero esagerato per un territorio così densamente urbanizzato.
Il laghetto della Bergamella, nato come oasi naturalistica, negli ultimi anni ha avuto vicende alterne. Da quando è nato, sono stati moltissimi gli uccelli, anche migratori, che lo hanno scelto per sostare. Celebre è un airone che vi trascorre molti mesi. Tuttavia, la scorsa estate si è verificata una preoccupante moria di anatre. L’ipotesi era che le anatre venissero nutrite in eccesso dai frequentatori del parco che gettavano del pane.
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