San Siro, Milan e Inter presentano un progetto da 1,2 miliardi

Nuovo stadio sull'area dell'attuale parcheggio, negozi e uffici al posto del Meazza

Il rendering del progetto del nuovo stadio di San Siro

Il rendering del progetto del nuovo stadio di San Siro

Milano, 11 luglio 2019 - Il nuovo San Siro vale 1,2 miliardi di euro. Settecento milioni di euro per la realizzazione del nuovo stadio da 60mila posti nell’attuale parcheggio di San Siro, a ridosso di via Tesio (prima fase). Altri 500 milioni di euro per la costruzione di un distretto multifunzionale sul terreno dove attualmente c’è lo stadio «Giuseppe Meazza», che andrebbe dunque demolito per lasciare spazio a un centro commerciale al di sopra del quale sorgerebbero anche uno spazio per l’intrattenimento e tre edifici destinati a funzione terziaria-uffici e alberghiera collegati tra loro da una strutturale orizzontale commerciale (seconda fase). Il distretto multifunzionale potrebbe accogliere cittadini 365 giorni all’anno, non solo per partite e concerti. L’operazione nuovo San Siro creerebbe 3.500 nuovi posti di lavoro.

Milan e Inter hanno finalmente messo nero su bianco i numeri sul futuro dell’area di San Siro. Le due società calcistiche milanesi, infatti, ieri pomeriggio hanno inviato al Comune il «Progetto di fattibilità tecnico economica» per la costruzione del nuovo stadio e del relativo distretto multifunzionale, come consentito dalla legge sugli stadi del 2013. Nel documento di 750 pagine le due società sottolineano che «gli investimenti saranno sostenuti da Milan e Inter, a fronte della concessione di un diritto di superficie a 90 anni, da assegnarsi tramite gara pubblica, per la quale i due club, in qualità di proponenti, avranno un diritto di prelazione». Un primo paletto ben preciso indicato all’amministrazione comunale, proprietaria di tutta l’area interessata al progetto rossonerazzurro. La domanda avanzata ieri dalle società è il primo passo per ottenere una dichiarazione di interesse da parte di Palazzo Marino. Se l’amministrazione municipale darà il suo via libera, Milan e Inter procederanno «alla predisposizione di un progetto definitivo completo in tutti i suoi aspetti architettonici». Il disegno del nuovo stadio sarà il frutto di «una selezione che coinvolgerà i migliori architetti internazionali specializzati in infrastrutture sportive». Il rendering reso noto ieri mostra l’area di San Siro senza più Meazza e con un nuovo stadio vicino a via Tesio (dove fino al 1985 c’era il Palazzetto dello Sport il cui tetto è crollato sotto il peso della storica nevicata di 34 anni fa), ma non il disegno finale del nuovo impianto.

Nel progetto, comunque, si dice che «l’accesso allo stadio avverrà per mezzo di scalinate in corrispondenza ai diversi settori dello stadio» e che «quadre, vip e addetti all’impianto accederanno ad esse attraverso ingressi riservati posti lungo la via Tesio e il sottopasso Patroclo». Non basta. È prevista la demolizione e successiva ricostruzione del Sottopasso Patroclo «in funzione di tutto il progetto che prevede l’eliminazione della viabilità veicolare all’interno dell’ambito, privilegiando la mobilità dolce». Auto off limits intorno al nuovo stadio. I club, comunque, intendono avviare «un dialogo aperto e trasparente» con i residenti del quartiere, «per trovare soluzioni che tengano in adeguata considerazione le esigenze della città». Le carte sono in tavola. Milan e Inter vogliono realizzare il nuovo stadio perché la ritengono l’opzione migliore in termini di «sicurezza, sostenibilità e accessibilità» e nel progetto elencano anche i motivi che hanno fatto loro scartare l’opzione di una ristrutturazione del Meazza. I club parlano di «riqualificazione dai dubbi esiti» perché «la struttura presenta una serie di deficit di diversa natura» e sottolineano «i problemi di convivenza tra il cantiere e l’attività dei due club» nel vecchio San Siro con «allungamento notevole dei tempi di cantiere» e «perdita di ricavi con annessa riduzione della capacità dello stadio ben al di sotto dei 45 mila posti e necessità di disputare i match casalinghi lontano da Milano». L’opzione della ristrutturazione del Meazza era quella preferita dal sindaco Giuseppe Sala, ma il Comune dovrà valutare l’altra opzione: un nuovo San Siro da 1,2 miliardi di euro.

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