Nuovo San Siro, un passo in avanti

Milan e Inter presentano al Comune il progetto rivisto: meno volumetrie. Ma resta l’incognita dei tempi

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di Massimiliano Mingoia

Un altro passo avanti verso il nuovo stadio di San Siro. L’accordo informale tra Comune, da una parte, e Milan e Inter, dall’altra, era stato raggiunto lo scorso 23 giugno. E ieri pomeriggio i club hanno consegnato a Palazzo Marino il nuovo progetto riveduto e corretto alla luce dei 16 paletti fissati dal Consiglio comunale un anno fa. Paletti che hanno fatto scendere da 180 mila a 145 mila metri quadrati di Sl (in termini di indici da 0,63 a 0,51) le volumetrie per la realizzazione del nuovo stadio nell’attuale parcheggio di San Siro e per la rifunzionalizzazione del “Giuseppe Meazza’’ con la creazione di uno Sports and Entertainment District, una Cittadella dello Sport aperta ai cittadini.

Meno cemento (il verde pubblico raddoppia da 56 mila a 106 mila mq) e più spazi pubblici (l’area pedonale è di 220 mila mq). L’integrazione dello studio di fattibilità e il nuovo piano economico finanziario del progetto dell’area di San Siro prova ad andare incontro alle richieste del Comune senza stravolgere l’equilibrio economico fissato da Milan e Inter per realizzare il nuovo stadio. Il progetto rivisto sarà ora analizzato dagli uffici comunali. In caso di via libera tecnico, la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala dovrà decidere se dichiarare o meno l’interesse pubblico del piano.

I club, intanto, continueranno a lavorare al progetto definitivo da presentare a Palazzo Marino, un passaggio che presuppone la scelta di uno dei due rendering per ora in ballottaggio: “La Cattedrale’’ di Populous o “Gli Anelli’’ di Manica. Un passaggio oneroso per le due società: il solo progetto definitivo, infatti, costa 40 milioni di euro, come aveva svelato lo scorso giugno il presidente rossonero Paolo Scaroni. "Milan e Inter – si legge nella nota dei club – confermano la loro volontà, nonostante il difficile contesto attuale, di voler avviare a Milano un progetto di eccellenza, che genererà tra i 3.000 e 3.500 posti di lavoro".

La vera incognita dell’operazione riguarda i tempi. Le società vorrebbero lo stadio pronto nel 2024. Il Comune, invece, non ha fretta di chiudere. Anzi, il decisivo passaggio finale in Consiglio comunale potrebbe slittare a dopo le elezioni comunali della primavera del 2021, rallentando, e non di poco, la realizzazione del nuovo San Siro.

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