Nuovo San Siro, il sindaco replica a Milan e Inter: "Serve un po’ di pazienza, tutto si concluderà bene"

Il primo cittadino: "Il dibattito pubblico è previsto per legge"

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Tiene la barra dritta, anche perché non può fare altrimenti. Il sindaco Giuseppe Sala assicura Milan e Inter che l’iter per il dibattito pubblico sul progetto del nuovo stadio di San Siro andrà avanti e che alla fine il Comune autorizzerà i club a realizzare il nuovo impianto di fianco al Meazza, che dovrebbe essere almeno parzialmente demolito. Certo, il primo cittadino non può accelerare la procedura, regolata da norme nazionali, e dunque i tempi per il via libera definitivo al nuovo San Siro non potranno essere brevissimi. È questo andamento lento nell’iter comunale che sta facendo irritare sempre più i vertici di Milan e Inter, che giovedì, durante un convegno organizzato dal Foglio proprio al Meazza, hanno fatto capire a chiare lettere che il Piano B, cioè il trasloco dello stadio dei club nell’area ex Falck di Sesto San Giovanni, diventa sempre più realistico. Ma per adesso si tratta solo di uno scenario alternativo, perché non esistono ancora né accordi con il Comune dell’hinterland, né con i proprietari dell’area ex Falck e neanche una bozza di progetto che ponga la Cattedrale – il progetto del nuovo stadio firmato dallo studio Populous – all’interno dei confini dell’ex Stalingrado d’Italia.

Ma vediamo cos’ha detto di preciso Sala su San Siro, ieri a Firenze a margine della presentazione della mostra con ’’Il Quarto Stato’’ di Pellizza da Volpedo: "Io credo che noi arriveremo ad autorizzare il nuovo stadio con i nostri tempi, che non sono neanche dipendenti dalla mia volontà. Il dibattito pubblico è previsto dalla legge: purtroppo le leggi non le faccio io, capisco che bisogna chiedere alle squadre di pazientare ancora ma è così. Ormai dopo questo lungo processo siamo vicino alla conclusione del tutto, quindi spero che abbiano un altro po’ di pazienza e che tutto si concluda al meglio". La parola d’ordine del sindaco, insomma, è pazienza. Quella che Milan e Inter sembrano avere già perso da tempo.

M.Min.

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