Notte al liceo dal Bottoni al Parini E resta il preside: "Serve ascolto"

Programmi di inserimento e formazione, ma ci sono ancora troppe resistenze da parte delle aziende. L’aula magna dell’istituto con 60 nuovi iscritti dedicata allo psicologo che dedicò la vita ai giovani

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di Chiara Zennaro

A più di un anno dalla sua morte, avvenuta il 10 dicembre 2020 a causa del Covid, l’aula magna dell’Istituto Scuola Futuro Lavoro è stata intitolata a Lucio Moderato, psicologo e psicoterapeuta che ha dedicato la sua vita allo studio per migliorare la vita dei ragazzi con autismo e direttore dei Servizi Innovativi per l’autismo della Fondazione Sacra Famiglia. "Lucio aveva una positività contagiosa – si commuove Massimo Montini, presidente della Fondazione Un Futuro per l’Asperger Onlus, che ha fondato Scuola Futuro Lavoro –. All’ennesima situazione che si presentava senza sapere gli sviluppi, lui disse: qualcosa ci inventeremo. La scuola poi è stata realizzata, e cresce del 50% ogni anno. Lucio è stato il compagno di viaggio di cui avevo bisogno". Quest’anno la scuola per corsi post-diploma per ragazzi con la sindrome di Asperger ma anche normotipici si trova a Romolo in una traversa di via Cassala e conta 60 nuovi iscritti, di cui venti neurotipici e quaranta Asperger. Secondo Moderato il sostegno per questi ragazzi doveva passare dal sostegno delle famiglie e alle scuole: "Bisogna lavorare con le famiglie per dare sempre più autonomia. C’è una sperimentazione nella Regione Lombardia che speriamo riesca a diventare realtà", augura il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, anche lui amico di Moderato e presente all’intitolazione dell’aula magna.

L’assessora regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità Alessandra Locatelli promette impegno per sbloccare i vari provvedimenti per i ragazzi con Asperger, affinché non vengano semplicemente inseriti nei centri diurni, ma possano partecipare a programmi di inserimento lavorativo: "La Regione Lombardia ci sta lavorando, l’impegno è quello di lavorarci ancora di più con uno sguardo di inclusione al futuro. Vogliamo effettuare un riassetto dell’orientamento sulle nostre politiche sociali, un progetto di vita con la persona al centro, per scardinare alcuni meccanismi rigidi. Verrà introdotto un voucher sanitario innovativo. Abbiamo dato il via a due progetti di formazione lavoro in collaborazione con Melania Rizzoli, uno su Monza uno su Milano. C’è ancora un po’ di resistenza da parte delle aziende". Da parte sua, il Comune di Milano, rappresentato dall’assessore al Walfare Lamberto Bertolé, porta avanti l’idea di un piano: "Vogliamo dare il via a un percorso di tre mesi e capire cosa in questi anni è stato fatto, cosa ha funzionato e cosa no. È evidente che abbiamo un problema da affrontare su due nodi: uno è lo stigma, dobbiamo avere più consapevolezza di cosa si deve e si può fare; l’altro è il passaggio alla vita adulta: alcune famiglie hanno meno strumenti".

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