Scopa, paletta e passione per il lavoro: "Tengo pulita la mia piazza"

Giuseppina Adige è la “nonnina di tutti” nella zona di Quarto Oggiaro: "Dentro ogni persona c’è del bene"

Giuseppina Adige è la “nonnina di tutti”

Giuseppina Adige è la “nonnina di tutti”

Milano, 19 ottobre 2018 - Per vederla basta sedersi su una panchina dell’isola pedonale in via De Roberto con al centro la maestosa fontana di fronte alla chiesa di Santa Lucia, a Quarto Oggiaro, e aspettare. La si vedrà comparire con una scopa e sacchettini per raccogliere l’immondizia, spugnette e il suo sorriso. È Giuseppina - detta Pina - Adige, che ogni giorno o quasi si rimbocca le maniche per tenere pulito lo slargo, volontariamente. «Perché ci tengo che questo luogo sia sempre in ordine come se fosse casa mia», spiega la signora, che ha 75 anni di cui 57 vissuti a Milano.

«Mi sono trasferita qui da Poggio Marino, vicino Napoli, quando ero una ragazzina, e mi sono innamorata di Milano». Della sua Quarto Oggiaro, che difende contro i pregiudizi. «Se qualcuno venisse qui da un altro quartiere e trovasse delle cartacce guarderebbe solo quelle. Io le raccolgo, così può dedicarsi a guardare altro». Come i murales che decorano palazzi e muri nelle vie Lessona, Simoni, Vittani e non solo. Ma non è tutto rose e fiori. Il suo cruccio? «I vandali. Ma io li so tenere in riga». Troppe volte, racconta la signora, si trova a fare i conti con rami spezzati, danni alla fontana o alle panchine. «Colpa delle pallonate. Ma se vedo qualcuno comportarsi male lo rimprovero, come se fossi sua nonna. Non è facile farsi rispettare. Ed è capitato che per dispetto qualcuno mi facesse trovare dei carrelli dentro la fontana... Ma io non demordo. So che dentro ogni ragazzo c’è del bene, basta saperlo prendere per il verso giusto».

Pina è un po’ la nonna di tutti, lei che nonna lo è sul serio ma ha i nipotini lontani, troppo per poterli viziare ogni giorno: «Ne ho due, di 5 e 14 anni, figli di mia figlia che vive a Salerno. Ci sentiamo al telefono tutte le sere, mi mancano. Ci tengo a far loro gli auguri il giorno del compleanno e dell’onomastico, e al più grande ogni tanto regalo una ricarica del cellulare». Lei, pensionata, che nella vita ha fatto «un po’ tutti i lavori», come dice lei stessa. «Non mi sono mai tirata indietro: ho lavorato in fabbrica per 20 anni, in una cartiera, nei ristoranti, ho pure fatto la baby sitter. Adesso mi piace darmi da fare gratuitamente per gli altri, mi piace anche lavorare agli orti condivisi». Non manca mai neppure alle feste di quartiere e alle inaugurazioni. Dieci giorni fa era in prima linea al taglio del nastro del nuovo centro prelievi di piazzetta Capuana: «Abbiamo lottato anni per riavere un presidio medico nel quartiere, ora sono felice del traguardo raggiunto».

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