"Non solo multe, fidatevi di noi"

Salvatore Furci, neocomandante della Polizia locale, arriva a Trezzano dopo lo scandalo delle auto rimosse

Salvatore Furci, comandante dei vigili urbani a Trezzano sul Naviglio

Salvatore Furci, comandante dei vigili urbani a Trezzano sul Naviglio

di Francesca Grillo

Il compito non sarà facile, ma il nuovo comandante della Polizia locale di Trezzano ha ambizione da vendere. Sarà la formazione rigorosa, militare, che ha acquisito in 20 anni di lavoro, la dedizione. Sarà che quando parla della divisa lo fa con orgoglio: per lui essere comandante è "lo stimolo a fare sempre meglio". Salvatore Furci ha 43 anni, nato a Gioia Tauro, un diploma di perito chimico in tasca e una laurea in Giurisprudenza. È lui a guidare la squadra di venti agenti che hanno voglia di dimostrare che sono più di semplici "vigili che fanno le multe". Soprattutto dopo lo scandalo che ha travolto Trezzano, con decine di auto dimenticate nei depositi per anni. Veicoli sequestrati, rilevati dalla Polizia locale e trasferiti in attesa della demolizione. Vetture che sono state dimenticate: i conti presentati dalle depositerie faranno uscire dalle casse del Comune oltre 400mila euro. I responsabili sono ancora da individuare: le indagini interne procedono serrate, ma l’ex comandante, nel frattempo, non è stato riconfermato. A rimettere ordine ci dovrà pensare il nuovo capo dei ghisa. Furci è pronto per prendere in mano il comando, motivando la sua squadra, con un atteggiamento "rigoroso ma propositivo", assicura il neo comandante che ha alle spalle un curriculum ricco, a partire dagli anni passati da agente, poi ufficiale. Brevetto da paracadutista, motociclista, esperienza nell’annonaria, poi nei nuclei trasporto a Milano, fino ad arrivare all’antidroga. Fitta la collaborazione con la Procura e intensa l’esperienza in campo operativo: negli ultimi anni ha contribuito all’arresto di 500 persone. Anche formazione: Furci ha trascorso un periodo fianco a fianco con la polizia americana, perfezionando l’uso dell’arma e svolgendo il servizio di pattuglia insieme agli agenti di Little Rock (Arkansas).

"Lì la divisa ha un’altra concezione - racconta -, c’è rispetto assoluto, le persone riconoscono nell’agente sostegno, vicinanza. È quello che vorrei portare qui: far capire che gli agenti possono fare molto, diversificare i servizi e soprattutto aiutare chi ha bisogno". Furci ha già dato dimostrazione di un cambio di passo: nelle ultime settimane sono aumentati i controlli, con chiusure di locali e sanzioni per chi non rispetta le norme anticovid, lotta al degrado urbano e partecipazione a un’importante operazione in sinergia con Milano e Bologna che ha sventato un traffico di documenti falsi emessi da un’azienda di pratiche auto trezzanese.

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