Non ce l’ha fatta l’anziano ciclista urtato da un’auto

Arnaldo Ravaioli era caduto nel parcheggio sotto casa. Dinamica e responsabilità. al vaglio degli inquirenti

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di Daniela Salerno

Non ce l’ha fatta il ciclista investito martedì mattina a Palazzolo Milanese proprio a ridosso del cancello di casa sua. Arnaldo Ravaioli si è spento all’età di settantotto anni all’ospedale Niguarda di Milano, dove era stato ricoverato in codice rosso dopo una brutta caduta in via Monte Sabotino, proprio sotto casa sua, all’interno del parcheggio a ridosso della ferrovia.

La dinamica dello scontro con la Seat – condotta da un uomo di 59 anni anche lui residente a Paderno Dugnano – è ancora al vaglio della polizia locale (nella foto il rilievi). Sembra, anche dalle testimonianze dei presenti, che l’impatto con l’auto non sia stato forte: l’uomo si è accasciato al suolo improvvisamente verso le 11,30 del mattino proprio mentre passava la macchina. Sul posto oltre alla polizia locale sono giunte anche l’ambulanza e l’automedica perché da subito le condizioni del ciclista erano apparse gravi. Arnaldo Ravaioli giaceva a terra privo di sensi ed è stato proprio quel trauma cranico a destare preoccupazioni.

Dopo l’incidente immediatamente la notizia è stata diffusa in rete e ne è scaturita una polemica tra ciclisti e automobilisti. La sicurezza in strada dei ciclisti è spesso particolarmente precaria e da questi immediatamente sono partiti degli insulti nei confronti di chi guida e non si cura troppo di chi viaggia su due ruote. Non è però questo il caso, visto che l’incidente è accaduto in un parcheggio, l’auto andava lentamente e la dinamica non è ancora chiara. Non si conoscono per ora i tempi delle esequie dato che la salma è ancora a disposizione delle indagini e si sta cercando di capire l’esatta dinamica e le responsabilità dell’incidente. è probabile che sarà disposta l’autopsia sul corpo dell’anziana vittima.

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