No vax, la città ancora ostaggio della protesta

Tredicesimo corteo selvaggio: più di 10mila in piazza, centro in tilt per quattro ore. Cariche e nove fermati, un arrestato

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di Nicola Palma

Quattro ore in balìa dei No vax. Centro bloccato da un corteo spezzato in più tronconi. Traffico in tilt e mezzi pubblici bloccati da diecimila persone, costantemente monitorate dalle forze dell’ordine. E poi le cariche della polizia tra i cantieri di via Borgogna per bloccare la testa del serpentone che si stava pericolosamente avvicinando a obiettivi estremamente sensibili come la Prefettura e la sede della Camera del Lavoro della Cgil (dove nel pomeriggio c’è stato un presidio): nove persone sono state fermate e accompagnate in via Fatebenefratelli per essere denunciate (uno è stato arrestato per resistenza); tra loro anche un sessantunenne già daspato nelle scorse settimane dal questore Giuseppe Petronzi. Al vaglio pure la posizione di un diciottenne che aveva con sé coltelli, forbiti e cacciavite. Il ritrovo è sempre lo stesso, per il tredicesimo sabato consecutivo: piazza Fontana. La protesta parte in anticipo, alle 17.30: a guidare c’è una frangia di “dialoganti” che segue la polizia tra piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila. Tuttavia, il serpentone è troppo lungo per essere guidato da un solo gruppo; e il movimento ha dato ampie prove di essere acefalo e ingestibile per pensare che tutti percorreranno il tragitto ipotizzato, con destinazione la sede Rai.

Ai Bastioni di Porta Venezia le retrovie si fermano per più di un quarto d’ora, accarezzando l’idea di sfondare il cordone a presidio di corso Buenos Aires. Nel frattempo, la testa ha già oltrepassato il Fatebenefratelli; ed è lì che una cinquantina di anarchici, in parte legati al centro sociale Telos di Saronno, prova a incamminarsi verso via Gioia, direzione Palazzo Lombardia. I reparti antisommossa li respingono, e lo stesso succede meno di un chilometro più avanti, in via Moscova. A quel punto, i manifestanti puntano nuovamente verso il centro, seguiti dal secondo gruppo che devia in via Legnano lasciandosi alle spalle l’Arena Civica; alle 20 è chiaro che nessuno andrà in corso Sempione. In piazza Duomo, i No vax tornano compatti. E ripartono verso piazza Fontana. è il momento più critico, perché da quelle parti ci sono il Tribunale, la Camera del Lavoro e Palazzo Diotti. I blindati sbarrano via Larga all’altezza della Sormani, via Battisti e corso Monforte. Il corteo passa da largo Augusto e prova a cogliere di sorpresa la polizia sbucando nel budello di via Borgogna, dimezzata dai cantieri. Parte la carica di alleggerimento per respingere i manifestanti e posizionare le forze dall’altra parte della strada. Almeno quattro persone vengono bloccate e portate in Questura; alla fine saranno quattro i fermati. Passata la fase più critica, il serpentone si muove ancora verso Porta Venezia (tornando nello stesso posto dov’era passato tre ore prima: ancora blocco stradale, tanto per creare ancora disagi alla circolazione, e nuova sfilata in corso Buenos Aires, per raggiungere piazzale Loreto. Si chiude così, qualche minuto prima delle 22, l’ennesima giornata di passione per Milano, congestionata da un folto drappello di negazionisti che sembrano non voler mollare. "Se non cambierà, bloccheremo la città", è il proposito che mettono in pratica ogni weekend. Appuntamento a sabato prossimo.