No Tangenziale, presentate due istanze al Tar in difesa del verde

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C’è un occhio vigile a difesa del verde e della natura minacciata da nuove colate di cemento. L’hanno issato ieri mattina alcuni cittadini nel parco alle spalle dell’Annunziata. "Vi teniamo d’occhio..." è la frase che campeggia dall’alto. "Il suo occhio di belva sarà il nostro sguardo persistente, sentinella per queste terre. Sarà il monito di una guardiana". È l’avamposto di chi non accetta che tutto il verde attorno - e un esempio di rilievo è quello che la natura ha saputo ricreare a pochi metri di distanza - venga cancellato. "Abbiamo eretto un monumento per questa lotta che non ci vedrà mai domabili – si legge sul volantino che lo accompagna –. Un monumento che chiede protezione ai santi tutti, terreni e di spirito". Sulle alzate sono difatti stati appiccicati tante immagini di santi, noti e meno noti.

Ieri mattina i gruppi che sono da anni contrari alla realizzazione della nuova superstrada e del polo commerciale si sono radunati dietro il castello.

"Ma non abbiamo potuto esporre i nostri striscioni. Ce lo hanno impedito i vigili mandati certamente da chi ha fastidio della nostra voce" ha detto Paolo Bellati dei No Tangenziale.

"Noi ci siamo da 20 anni e continueremo nelle nostre battaglie – ha aggiunto –. Il parco commerciale è il pericolo più imminente ma anche la tangenziale, per cui abbiamo nuovamente presentato due istanze al Tar. Non vogliamo che questo territorio diventi la periferia di Milano. Lo vogliamo verde. E vogliamo anche che di questo si parli in campagna elettorale, ma nessuno ha il coraggio di stare dalla parte dell’ambiente. Non è più ammissibile una posizione ambientalista di facciata".

Graziano Masperi

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