ArchiveDipendenti pubblici No green pass, Lombardia prima per numero di non vaccinati

Dipendenti pubblici No green pass, Lombardia prima per numero di non vaccinati

Senza lasciapassare 28.337 lavoratori, uno su dieci. La stima della Fit Cisl: "Nel trasporto si sale al 20%"

Una manifestazione no green pass

Una manifestazione no green pass

La Lombardia ha il più alto numero di dipendenti pubblici non vaccinati. Niente green pass in tasca per l’11,31% dei lavoratori, uno su dieci. Di 116.681 persone (i lavoratori pubblici al momento non obbligati alla vaccinazione, su 414.678), 88.344 sono vaccinate e 28.337 no. È una stima del Dipartimento della funzione pubblica del Ministero per la pubblica amministrazione. Un dato più elevato rispetto a quello nazionale: in tutta Italia "è possibile stimare che circa 250mila dipendenti pubblici non siano ancora vaccinati": il 7,8%. La Lombardia traina. Anche se, c’è da specificare, rispetto al 15 settembre si contano 6mila nuovi vaccinati. Secondo posto alla Sicilia, dove si stima che il 10,98% dei dipendenti pubblici non sia vaccinato (27.521 persone) e terzo al Lazio, in cui la percentuale è del 10,71% (26.829 lavoratori). La situazione però pare più complessa in alcuni settori.

La Fit Cisl stima che la quota di lavoratori senza Green pass fra Atm, Trenord e Amsa possa essere "intorno al 20%, numeri più precisi però li avremo nei prossimi giorni" dice il segretario generale della Fit Cisl Lombardia, Giovanni Abimelech. "Per noi sarebbe dovuta scattare l’obbligatorietà del vaccino ma allo stato delle cose bisogna scongiurare che i servizi essenziali siano a rischio da venerdì con l’obbligo di Green pass. Dopo il no delle aziende a pagare i tamponi a chi non si vaccina, abbiamo proposto convenzioni con le società di screening per fare test rapidi nelle sedi aziendali a 5 euro". Sul fronte Trenord ieri c’è stato un incontro fra i sindacati e la società. "L’azienda ha confermato che le ferie a partire dal 15 ottobre sono congelate in attesa di conoscere la quota di astensionismo fra lavoratori senza certificato verde", spiega Mauro Carelli, segretario regionale del sindacato Fast Confsal. "Trenord chiederà ai lavoratori senza Green pass di dichiararlo con un congruo preavviso" aggiunge il sindacalista. La società di trasporto ferroviario precisa che sarà di "tre giorni fino a fine ottobre e di cinque giorni da novembre a dicembre".

"I controlli saranno effettuati all’ingresso negli impianti fissi mentre per macchinisti, capitreno e biglietterie saranno a campione" chiarisce Carelli. Per Atm, un ordine di servizio precisa che le verifiche del possesso della certificazione verde saranno svolte "al momento dell’accesso alle sedi aziendali" ma anche "durante lo svolgimento della prestazione": ai lavoratori senza Green pass è richiesto un preavviso di "sei giorni". Anche Amsa, azienda che si occupa di raccolta rifiuti e pulizia della città, afferma in una nota che ci saranno "adeguati controlli, sia al momento dell’accesso sul luogo di lavoro che durante lo svolgimento della prestazione lavorativa", impegnandosi comunque a "garantire la regolarità del servizio". Alberto Motta segretario generale della Fp Cgil Milano ha proposto la gratuità dei tamponi: "Con Amsa la discussione è aperta". Domani ci sarà un incontro.