No Expo, guerriglia a Milano: patteggiano tre antagonisti

Pene fino a un anno e 10 mesi di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di oggetti atti ad offendere (armi improprie come mazze, bastoni e pietre) e dal numero di persone

Guerriglia dei No Expo a Milano

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Milano, 7 ottobre 2015 - Avevano chiesto il patteggiamento tre dei cinque antagonisti arrestati in flagranza lo scorso primo maggio per gli scontri durante il corteo dei "No Expo" a Milano. I loro difensori avevano raggiunto infatti l’accordo con il pm Piero Basilone su pene tutte inferiori ai due anni di reclusione. Così, oggi hanno patteggiato pene fino a un anno e 10 mesi di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di oggetti atti ad offendere (armi improprie come mazze, bastoni e pietre) e dal numero di persone. Gli accordi di patteggiamento raggiunti con il pubblico ministero Piero Basilone sono stati ratificati oggi dal giudice per l'udienza preliminare Roberta Nunnari.

Secondo l'accusa, per contrapporsi con violenza alle forze dell'ordine durante le devastazioni, i cinque imputati avrebbero lanciato contro gli agenti anche bottiglie e un grosso masso di cemento. Tutti e cinque nel corso degli interrogatori di garanzia hanno respinto le accuse, sostenendo di non aver partecipato alla devastazione e in alcuni casi parlando anche di uno scambio di persona. Un anno e 10 mesi è la pena patteggiata da Anita Garola, milanese di 33 anni, e da Davide Pasquale, elettricista 32enne di Tortona, quest'ultimo con il beneficio della sospensione condizionale perché incensurato. Ha invece patteggiato un anno e 2 mesi di reclusione Heidi Panzetta, 42enne di origine tedesca. Per Mirko Leone, 27enne lodigiano, è cominciato il primo ottobre il dibattimento disposto con decreto di giudizio immediato, mentre pende ancora la fissazione dell'udienza per il giudizio abbreviato chiesto da Jacopo Piva. È stata invece fissata per il 14 ottobre l'udienza preliminare a carico di Marco Ventura, il giovane arrestato quattro giorni dopo la manifestazione per l'aggressione a colpi di bastone al vicequestore Antonio D'Urso.

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