Belen definita "un viado": Nina Moric rinviata a giudizio per diffamazione

Contestata anche l'aggravante del "fatto determinato" per avere detto che la showgirl argentina girava nuda per casa davanti al figlio avuto con Corona

Nina Moric e Belen Rodriguez

Nina Moric e Belen Rodriguez

Milano, 1 febbraio 2018 - La modella croata Nina Moric è stata rinviata a giudizio con l'accusa di diffamazione aggravata da un "fatto determinato" per avere definito in un'intervista a Radio 24 "viado" la showgirl argentina Belen Rodriguez, anche lei ex compagna di Fabrizio Corona.

Lo ha deciso il gup di Milano Teresa De Pascale al termine dell'udienza preliminare che si è tenuta questa mattina. La showgirl argentina è stata ammessa come parte civile nel processo, che inizierà il prossimo 17 aprile davanti ai giudici della decima sezione penale. Tra i testimoni citati dalla difesa di Moric, rappresentata dall'avvocato Solange Marchignoli, ci sono i giornalisti e conduttori della trasmissione radiofonica "La Zanzara" Giuseppe Cruciani e David Parenzo, oltre al compagno della modella, Luigi Favoloso. Nel luglio scorso, il giudice Maria Pia Bianchi della quinta sezione penale del Tribunale milanese aveva accolto l'istanza della Procura che aveva chiesto che a Moric venisse contestata anche l'aggravante di aver attribuito "un fatto determinato"(pena prevista da 1 a 6 anni) nella presunta diffamazione. Avrebbe detto infatti che Belen, quando aveva una relazione con Corona avrebbe girato nuda per casa davanti al figlio avuto dalla modella con l'ex agente fotografico. 

Accogliendo questa richiesta, il giudice ha ritrasmesso gli atti al pm Francesco Cajani, titolare dell'inchiesta, per la riqualificazione del reato contestato a Moric. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio e l'udienza preliminare che si è conclusa stamattina. Nella stessa intervista Moric aveva detto, infatti, riferendosi a Rodriguez: "Non è una bella persona come tutti credono, perché quando si trattava di mio figlio girava per casa nuda. Mio figlio ha avuto gli incubi quando aveva 5 anni, lei mi minacciava di morte".

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