"Nessun popolo nemico" E l’Arco diventa giallo-blu

Diecimila in piazza all’evento contro la guerra promosso dal Consiglio comunale. Sala: "L’Europa osservi Milano e accolga. Un milione e mezzo di bimbi in viaggio"

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di Marianna Vazzana

L’Arco della pace illuminato di giallo e blu. I fogli degli stessi colori sollevati al cielo dalla folla di 10mila persone, milanesi e ucraini. Sono le immagini della manifestazione di ieri sera, “Insieme per l’Ucraina - Arco per la Pace“, promossa dal Consiglio comunale in modo bipartisan in piazza Sempione per manifestare contro la guerra. “Da più di venti giorni la Russia ha invaso l’Ucraina. E da più di venti anni Putin ha invaso la Russia. È fondamentale capire questo: le ucraine e gli ucraini sono nostre sorelle e nostri fratelli, ma anche le russe e i russi lo sono. Sono fratelli della nostra popolazione europea", ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala nel suo discorso. "La pandemia ci ha mostrato che non la competizione, ma la cooperazione è la chiave per affrontare i problemi mondiali". Obiettivo: accoglienza. "Milano ha un Dna molto preciso: è la città che accoglie, da sempre. Ora l’Europa osservi Milano. Si stima che mezzo milione di persone dall’Ucraina cercherà conforto in Italia. E un milione e mezzo di bambine e bambini sono in viaggio per trovare accoglienza in Europa. Praticamente la popolazione di Milano. Una Milano di bambini: bisogna pensare a loro". E a Milano "potrebbero arrivare 40mila persone in fuga dalla guerra". Dalla piazza le urla "Putin assassino" e "Putin terrorista". Qualche contestazione alla frase "anche i russi sono nostri fratelli". Dal palco sono stati letti brani come “Promemoria“ di Gianni Rodari e “San Martino del Carso“ di Giuseppe Ungaretti. Anche uno stralcio dell’Angelus di Papa Francesco dello scorso 13 marzo.

La manifestazione si è conclusa sulle note di “Va, pensiero“. Intervenuta anche Iryna Lutz, dell’associazione “Ucraina Più“: "Stiamo subendo una violenza inaudita, alla nostra libertà, ai nostri valori europei e democratici. Noi crediamo che solo insieme possiamo sconfiggere questo male. Ringrazio Milano, i milanesi e tutti gli italiani, che si sono dimostrati generosi e pronti ad accogliere. Per favore, non dimenticatevi di noi, perché non sappiamo quanto durerà questa guerra".

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