Nessun ballottaggio In corsa sono solo due

Non ci sarà bisogno del ballottaggio a Senago, comune alle porte di Milano. Qui, infatti, nonostante i 21.625 abitanti (di cui 17.131 elettori) i candidati sindaco sono solo due e quindi sarà proprio il primo turno di domenica 12 giugno a decretare chi sarà il sindaco per i prossimi cinque anni. In corsa per la poltrona ci sono Magda Beretta, 33 anni, sindaco uscente e Giuseppe Sofo, 42 anni, il suo ex vicesindaco. La Beretta corre per la coalizione di centrodestra, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Uniti per Senago e la lista civica Beretta sindaco. Nel 2017 la coalizione aveva vinto al secondo turno con il 63,37% dei voti, contro il sindaco uscente Luca Fois del Pd, che cercava la riconferma per un altro quinquennio. Questa volta oltre ai partiti nella coalizione c’è anche una lista del sindaco. Le linee strategiche del programma elettorale sono il Comune al servizio del cittadino, welfare locale con il potenziamento dei servizi sociali e sanitari e tra le altre opere la Casa di Comunità.

Tra le priorità anche lo sport con la valorizzazione delle associazione sportive senaghesi e l’avvio dell’iter del Piano di governo del territorio, "con il nuovo piano urbanistico vogliamo rilanciare Senago e la sua economia attraverso la rigenerazione di spazi abbandonati da riqualificare, scongiurando un nuovo ed ennesimo consumo di suolo e tutelando le aree verdi urbane ed extra urbane del nostro territorio". Il suo avversario Sofo, è un volto noto della politica tanto che alle amministrative di cinque anni fa era stato il più votato della lista di maggioranza Vivere Senago e venne scelto dalla Beretta come vicesindaco con deleghe al Welfare, lavoro, famiglia e istruzioni, fino al 22 giugno 2020 quando gli revocò le deleghe. Ora Sofo corre come il candidato sindaco della colazione composta da Partito Democratico, Sofo Sindaco, Rinnoviamo Senago, Senago SiCura. Le liste civiche sono rappresentative di tutte le realtà senaghesi, dal mondo scolastico al volontariato, ciascuna lista con la propria unicità e le proprie competenze. Tra le parole chiave del programma elettorale c’è la concretezza, "deve sostituirsi all’apparenza, agli annunci di cose che ancora non sono state fatte"; rinascita "dobbiamo restituire alla comunità quei luoghi che sono stati abbandonati" e solidarietà, "l’attenzione alle persone più fragili è un punto cardine, una vera e propria missione".

Roberta Rampini

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