Farmacie in tilt e hub chiusi: a Milano fare un tampone è un incubo

Cambiate in corsa le regole per la scuola, la rabbia delle famiglie senza verdetto. Oggi apre il drive through del Parco Trenno

Milano - "Possibile che da marzo 2020 a oggi non si sia riusciti ad allestire più punti per effettuare i tamponi? Il giorno della vigilia di Natale ho vissuto un incubo". Francesca Milanini è una mamma milanese, tra i tanti cittadini che si è trovata nella "bolgia infernale", così la definisce, per potersi sottoporre a un tampone il 24 dicembre. Ha fatto la spola dall’ospedale San Paolo a Linate ("dove io e altra gente abbiamo trovato l’hub non attivo, contrariamente a quanto comunicato dalle scuole sulla base delle informazioni di Ats"). E intanto "anche le farmacie erano in tilt: impossibile prenotare un tampone rapido a pagamento prima del 28 o 29 dicembre". Sui social le testimonianze sono tantissime: "Stamattina cercavo tamponi da fare a casa, stanno diventando introvabili". Altri, in coda ai drive through, segnalano di essere stati "scavalcati da chi non ha rispettato le file. E noi in attesa, al gelo, per ore".

Code infinite al drive through
Code infinite al drive through

Rapido o molecolare, nessuna differenza. Così come per prenotati e non. Per chi avrebbe dovuto effettuare necessariamente un tampone di controllo e per chi aveva dei sintomi e non se la sentiva di mettersi in viaggio o di incontrare parenti e amici senza la certezza di essere negativo. Ed è scoppiato il caos, con attese insostenibili fin dal mattino presto ai punti drive through. Per gestire l’afflusso fuori controllo è stato necessario per esempio l’intervento della polizia locale nel centro dell’Asst Santi Paolo e Carlo, dove si sono registrati anche momenti di tensione perché, per cercare di alleggerire la pressione, nuove indicazioni restringevano i requisiti di accesso al test: "Solo prenotati".

Il caos ha riguardato in particolare il fronte scuole. Il 23 infatti sono arrivate ai genitori comunicazioni di casi positivi nelle classi, quindi si dava disposizione di effettuare il tampone per gli studenti-contatto. Ma ai drive through è arrivato l’ordine di fermare i tamponi scolastici. Così diverse famiglie, dopo essere state incolonnate per ore, hanno fatto marcia indietro. Qualcuno ha guidato fino all’aeroporto di Linate, fidandosi di una comunicazione non aggiornata e trovandosi davanti un cartello con scritto "chiuso definitivamente dal 19 giugno 2021" (per riaprirlo, si è in attesa di autorizzazione). È quel che è capitato anche alla signora Milanini: "Io sono vaccinata con due dosi. Mia figlia, che a novembre aveva ancora 11 anni, e che quindi non poteva vaccinarsi, ha scoperto di avere due compagni positivi. Non è stata bene. Poi anche io ho accusato un malessere: eravamo positive entrambe". A dicembre, "ci risiamo. Mi è venuta una bronchite pazzesca: potrebbe essere ancora Covid, variante Omicron? Ecco: sono stata in coda per un’ora, al San Paolo, per poi sentirmi dire che senza foglio del medico non avevo diritto al tampone. Davanti a me c’era una famiglia di 4 persone, due ‘coperte’ dalla richiesta del medico e della scuola, e le altre nel limbo". La signora, in preda alla disperazione, è andata all’hub di Linate, trovando chiuso.

"La pressione è spaventosa – ha ammesso il direttore generale dell’Ats Città metropolitana di Milano, Walter Bergamaschi –. Noi abbiamo rafforzato i punti tampone, vedendo che i numeri stavano crescendo sempre di più". Oggi riapre anche il maxi drive through del Parco Trenno. E da questa settimana, su disposizione della vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Letizia Moratti sarà operativa una apposita squadra dedicata al coordinamento e al potenziamento dell’offerta pubblica e convenzionata del servizio tamponi antigenici e molecolari per tutto il territorio regionale.

Intanto, in Consiglio comunale, Alessandro Giungi e Alice Arienta hanno depositato un ordine del giorno "con cui si evidenziano le enormi carenze di Ats e con cui si chiede che Regione Lombardia e Ats aumentino il numero degli hub dove poter eseguire, per gli studenti, i tamponi, e comunque di prevedere la possibilità di eseguire tali test negli hub anche durante i giorni festivi. Chiediamo, altresì, l’attivazione di un servizio di medicina scolastica direttamente nei plessi".