Milano: inchiesta flop sulle rapine, Neima Ezza torna sul palco (anche di sera)

Il gip consente al rapper di esibirsi: comunichi solo orari e impegni. Dai domiciliari era passato all’obbligo di dimora. Già libero anche il "collega" Baby Gang

Neima Ezza, alias Amine Ezzaaraoui, vanta 232mila follower su Instagram

Neima Ezza, alias Amine Ezzaaraoui, vanta 232mila follower su Instagram

Milano - Neima Ezza potrà tornare a fare concerti e altri eventi anche in tarda sera o di notte. Basterà che il rapper ventenne, al secolo Amine Ezzaaraoui, indagato in un’inchiesta su una serie di rapine, provveda a comunicare all’autorità gli orari dei suoi impegni. Così ha deciso il gip Luca Milani accogliendo l’istanza del legale del giovane, l’avvocato Gaia Scovazzi. Lo stesso giudice già a febbraio aveva revocato gli arresti domiciliari che erano stati disposti un mese prima a carico del rapper, sostituendo quella misura cautelare con il semplice obbligo di dimora a Milano e di permanenza nella sua abitazione dalle ore 20 alle 7 del mattino. Ora ha autorizzato il giovane a partecipare a eventi, come concerti appunto, anche fuori dall’orario stabilito: di ogni attività la difesa dovrà dare comunicazione alle forze dell’ordine.

Nell’interrogatorio dopo l’arresto, Neima Ezza si era difeso negando di aver commesso le due rapine che gli vengono contestate e il suo difensore aveva sostenuto che a suo carico c’erano solo riconoscimenti fotografici "non validi". Il musicista aveva “postato“ in quei giorni un video sui social con una nuova canzone nella quale cantava: "Incolpato di rapina eppure sono innocente". Prima di lui era tornato libero un altro degli arrestati nell’ambito della stessa indagine, il rapper Baby Gang, ossia il 20enne Zaccaria Mouhib, uscito dal carcere su decisione del tribunale del riesame che aveva accolto l’istanza del suo difensore, l’avvocato Niccolò Vecchioni, annullando l’ordinanza cautelare. La difesa aveva contestato il provvedimento d’arresto basato su una "analisi probatoria lacunosa", tra cui "errori" nel riconoscimento fotografico da parte delle presunte vittime.

Quanto a Neima Ezza, il 19enne nato in Marocco ma cresciuto a Milano nella zona delle case popolari di San Siro e Baggio, si è sempre dato da fare, tra scuola, lavoro e musica. E proprio nel rap in particolare, sembra aver trovato la sua strada con gli oltre 232mila follower su Instagram e i più di 106mila iscritti al suo canale Youtube . Nei suoi testi racconta soprattutto la periferia e le sue difficoltà. Nel 2018 lanciò Essere ricchi e tra i suoi brani di maggior successo ci sono Mio Fratello, Routine, Ferite, Notre Dame, Perif, Zlatan, Amico, Hey mama . Ezza era finito nelle pagine di cronaca anche per il raduno di circa 300 giovani “chiamati” tramite social e passaparola per partecipare a un suo video musicale in zona San Siro a Milano. Un flash mob finito in guerriglia urbana dopo l’intervento della polizia e dei carabinieri.

 

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