Negozio in Galleria per 2,35 milioni Chanel quadruplica la base d’asta e sbaraglia altri 5 marchi di lusso

Testa a testa con Loro Piana; in totale 31 rilanci da (minimo) 50mila euro negli uffici di via Larga. Il nuovo negozio aprirà nella porzione maggiore dei locali attualmente occupati dal brand Tod’s

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di Marianna Vazzana

Un silenzio tombale. Basta un fruscìo, il rumore di un giubbotto messo sulle spalle o quello di una sedia che si sposta a mettere tutti sul chi va là mentre il timer scorre. Tre minuti di tempo per poter rilanciare l’offerta, salendo ogni volta di 50mila euro (minimo). La posta in gioco è alta: un negozio da 188 metri quadri in Galleria Vittorio Emanuele II ora occupato da Tod’s, in scadenza di contratto. E tutti i contendenti, sei brand del lusso che partecipano all’asta ad incanto nella sede comunale di via Larga, sono decisi a conquistare questo spazio nel Salotto di Milano: Loro Piana, Samsonite, Damiani, Swarovski, John Richmond e Chanel. A vincere, dopo 31 rilanci e un testa a testa con Loro Piana, è la casa di moda parigina che alle 17.03 mette sul piatto 2 milioni e 350mila euro come affitto annuo. A un minuto e 15 secondi dalla scadenza del tempo. Si partiva da una base d’asta di oltre 545mila euro, quadruplicata dall’offerta Chanel. Il bando per l’aggiudicazione del sito, suddiviso in piano interrato, piano terra e ammezzato con due vetrine affacciate sulla Galleria, è stato pubblicato a Palazzo Marino a luglio e si è chiuso a settembre. Il nuovo negozio aprirà nella porzione maggiore dei locali attualmente occupati dal marchio di Diego Della Valle. Per la nuova concessione d’uso, che avrà una durata di 18 anni, il Demanio ha diviso in due lotti l’ampio negozio di Tod’s fra l’Ottagono e via Silvio Pellico. La porzione minore, oggetto di un secondo bando con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, è stata assegnata a Damiani, che per 126 mq fra piano terra e interrato, con due vetrine in Galleria all’angolo con via Silvio Pellico, ha offerto 365mila euro. Tod’s non lascerà il Salotto di Milano ma traslocherà verso piazza Scala, nell’ex Bric’s. Il canone di Chanel è al quinto posto tra gli affitti d’oro: 5.050.000 euro paga Dior, per 324 mq, 4.500.000 Gucci, per 798 mq, 2.500.000 euro Moncler per 748 mq e 2.450.000 euro Fendi, per 326 mq. Chanel aveva già aggiunto alle vetrine occupate l’adiacente spazio ex Oxus e l’ex albergo diurno Cobianchi. Resta il nodo di un ricorso di Damiani spa, a cui era stato assegnato provvisoriamente l’ex Cobianchi per aver presentato la miglior offerta economica, prima che Chanel esercitasse il diritto di prelazione.

"Il Comune – osserva l’assessore al Patrimonio Emmanuel Conte – ha cominciato a utilizzare lo strumento dell’asta all’incanto per i locali di pregio in Galleria nel 2019, primo fra gli enti pubblici in Italia. Dopo i successi degli inizi e due anni di pandemia, i rialzi di oggi confermano come nuove forme di valorizzazione del patrimonio possano portare benefici a tutta la città".

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