"Il virus non esiste, è solo una banale influenza". Ieri mattina due ghisa si sono sentiti ripetere quella frase da una quarantunenne, con doppia cittadinanza moldava e romena, che se ne andava in giro senza mascherina tra le bancarelle del mercato di via De Predis. Quando i vigili le hanno chiesto gentilmente di indossare il dispositivo di protezione, la donna ha riferito di non averlo mai avuto con sé e di ritenerlo superfluo e dannoso. A quel punto, gli agenti hanno tirato fuori il blocchetto per sanzionare la quarantunenne con una multa da 400 euro, ma lei si è ribellata. Conclusione: oltre alla sanzione, è stata denunciata per resistenza.
A proposito di controlli sulle leggi in materia di contenimento del Covid, ieri il Sulpl della polizia locale ha inviato una lettera a Palazzo Diotti, sottolineando che negli ultimi due Dpcm (13 e 18 ottobre) manca la dicitura "polizia locale" tra gli organi di cui le Prefetture si possono avvalere per assicurare "l’esecuzione delle misure". Di conseguenza, spiega il segretario Daniele Vincini, "vogliamo sapere come comportarci, anche per metterci al riparo da eventuali contestazioni, pur ribadendo che continueremo a fare il nostro lavoro con senso del dovere e spirito di sacrificio". La risposta è arrivata a stretto giro da corso Monforte: l’impiego della polizia locale è previsto dalla legge n. 35 del 22 maggio 2020, che all’articolo 4 comma 9 stabilisce la possibilità di utilizzare i vigili nelle attività di controllo. La norma ha recepito un’estensione delle direttive contenute in due circolari del Viminale del 29 marzo e del 14 aprile, che hanno chiarito che tutto il personale titolare della qualifica di agente di pubblica sicurezza, ghisa compresi, può "procedere all’accertamento delle violazioni". Nicola Palma
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