Navigli e fontane, riecco i tuffatori da social/ VIDEO

In costume o vestiti, i ragazzi a caccia di like sui social si esibiscono a favor di smartphone. Minoletti: "Cattivo esempio per gli altri"

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"L’estate scorsa ne avevamo visti, ma abbiamo l’impressione che questa ne vedremo ancora di più". Si parla di tuffi proibiti nei Navigli e nelle fontane, che con l’arrivo della bella stagione diventano un’attrazione per il popolo della movida e per quello, ancora più numeroso, dei social. Il commento è tra quelli apparsi su Instagram a corredo di una performance. Già. Perché lo scorso weekend la moda di buttarsi tra le acque è tornata alla ribalta. In un filmato si vede un ragazzo tuffarsi con una capriola all’indietro nel Naviglio. In costume; chi riprende è sull’altra sponda e guarda la scena dalla balaustra.

Un altro si cala dalla finestra, sempre seminudo, corre in strada, si fa largo tra la folla urlante, con decine di giovani ammassati, e dopo il bagno di folla conquista quello vero. In un altro video, sempre tra urla e applausi, un giovane si tuffa tenendo sul volto la mascherina. Non manca chi si aggrappa alla ringhiera, dopo aver scavalcato, e poi salta in acqua in jeans e maglietta. In pieno giorno, poi, c’è un ragazzo che in costume da bagno attraversa la fontana del parco in largo Marinai d’Italia, saltellando tra i giochi d’acqua. Scene comparse su pagine Instagram come Milanobelladadio e lfrittomisto. "Questa moda di pubblicizzare le ‘imprese’ sui social – commenta Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi – per cercare like e consensi ormai non conosce limiti e nello stesso tempo diventa un cattivo esempio per altri ragazzi". Anche lo scorso anno si improvvisavano degli spettacoli: addirittura c’era chi si arrampicava su un ponte per buttarsi in acqua dall’alto. In Darsena si presentavano i "tuffatori" con tanto di microfono. E gli anni precedenti qualcuno, per aumentare il brivido, si lanciava non appena vedeva arrivare un’imbarcazione turistica, costretta a fermarsi.

 

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