Natalina Roberti via Argelati e il parco Powell

Maurizio

Cucchi

Natalina Roberti ha in imminente uscita la bella narrazione delle sue Primavere silane , presso l’editore siciliano Algra. La incontro nella zona dove abita, alle spalle dei Navigli, e mi mostra il palazzo dove è lungo vissuta, che ha l’ingresso in Via Argelati "e s’affaccia - mi spiega - sul Parco Baden Powell, realizzato nel 2005 su un’area interessata a un progetto di riqualificazione. ‘I Navigli tornano a splendere’ era il motto di propaganda utilizzato". Ricordo che il personaggio a cui il luogo è dedicato, inglese, era vissuto tra il 1857 e il 1941, e fu il fondatore del movimento scout. "Ho amato questi paraggi, dove sono rimasta per dodici anni, nell’incanto del parco e dei suoi alberi: tigli e aceri, e poi i peri da fiore, le querce rosse, le magnolie, i pioppi bianchi, i melograni selvatici che ho visto crescere di anno in anno". Poi Natalina ha ceduto il suo appartamento alla figlia, ma torna in zona regolarmente: "per concludere le mie passeggiate a piedi e riposarmi su una panchina all’ombra del grande pergolato di glicine adagiato sulle colonne con mattoni a vista e poi gironzolare un po’. Mi aggiro piacevolmente tra i nuovi alberi aggiunti negli spazi vuoti e mi lascio coinvolgere dalla gioia dei ragazzi che si contendono l’uso dei due tavoli da ping pong installati da poco al posto dei campetti da bocce non più utilizzati da anni. Noto che i percorsi ciclabili sono frequentatissimi da quando, qualche mese fa, è stata ultimata la pista che proviene dal Parco Segantini. È sempre bello il Baden Powell, per il terreno ad andamento ondulato, che lo rende unico tra i parchi dei paraggi, nonostante sia in un certo senso abbandonato, a parte la manutenzione più attenta all’area giochi dei bambini. Le gradinate che collegano alle residenze sono spesso sporche e ad alcune andrebbero rifatti i muretti laterali. Saluto la Roberti in attesa di leggerne il romanzo e penso una volta di più: "Ma com’è verde la nostra città!"